Beato Angelico – I precursori di Cristo con santi e martiri – National Gallery, Londra. – Wikipedia, pubblico dominio

La festa di Ognissanti celebra la glorificazione di tutti i Santi che raggiunto hanno il cielo: Angeli, Martiri, Confessori, Vergini e tutti coloro che, attraverso le loro vite, hanno incarnato la fede e la virtù cristiana. Le sue radici risalgono al IV secolo, quando alcune chiese cominciarono a commemorare collettivamente i martiri che avevano sacrificato la loro vita per la cristianità.

Nel 609, Papa Bonifacio IV ottenne dall’imperatore Foca il Pantheon, che originariamente Marco Agrippa aveva dedicato a Giove Vendicatore, e lo consacrò alla fede cristiana dedicandolo a Maria Santissima, Regina di tutti i Martiri. Questo tempio, ribattezzato Santa Maria ad Martires, divenne il luogo di celebrazione per ricordare i martiri cristiani.
Con la fine delle persecuzioni, la Chiesa sentì il bisogno di estendere la celebrazione, includendo non solo i martiri ma anche tutte le anime sante che avevano raggiunto la santità vivendo la vita quotidiana, nelle stesse condizioni e provare comuni a ogni epoca e luogo. Per rispondere a questa necessità, la festa fu spostata dal 13 maggio al 1° novembre e dedicata a “tutti i Santi”.

Durante l’anno liturgico, la Chiesa celebra i Santi di cui conosce il nome, le opere e le virtù; tuttavia, esistono innumerevoli anime sante di cui non possediamo dettagli.
Questi santi sono presenti in ogni cultura e condizione sociale: nella gerarchia ecclesiastica, nei monasteri, nei deserti, tra lavoratori, famiglie, poveri, malati e in tutti coloro che hanno vissuto la fede con umiltà e dedizione nella quotidianità.
Molti di loro sono rimasti nascosti nelle pieghe della storia, ma il loro esempio di vita virtuosa e nascosto trova oggi nella festa di Ognissanti un omaggio che celebra il loro merito.

Émile Friant – Giornata di Ognissanti – Musée des Beaux-Arts de Nancy – Wikipedia, pubblico dominio

La solennità è, quindi, un momento per onorare questa “grande moltitudine” di cui parla San Giovanni nell’Apocalisse: un popolo immenso e innumerevole, di ogni nazione, tribù e lingua, che si presenta davanti al trono dell’Agnello, rivestito di vesti bianche e con rami di  palma nelle loro mani.

In questa giornata veneriamo coloro che, nonostante le difficoltà e le privazioni, hanno vissuto una vita innocente e santa, chi ha saputo vedere il mondo nella sua vera essenza senza lasciarsi abbagliare, chi ha preservato umiltà e purezza pur tra gli onori e le ricchezze, e chi, aderendo ai principi del Vangelo con cuore sincero, ha raggiunto la santità.

La folla immensa di Santi che oggi onoriamo è per noi un segno di consolazione e una fonte d’ispirazione. Essi hanno superato gli ostacoli della vita e ora godono della felicità eterna; il loro esempio ci incoraggia a seguirli nel cammino della fede, ricordandoci che la santità è possibile anche nelle realtà più ordinarie e che tutti siamo chiamati a condividere un giorno la loro gioia celeste.

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