San Giovanni Maria Vianney, conosciuto in francese come Jean-Marie Vianney e noto anche come il Curato d’Ars (Dardilly, 8 maggio 1786 – Ars-sur-Formans, 4 agosto 1859), fu un presbitero francese proclamato santo da Papa Pio X nel 1925. Quattro anni dopo, nel 1929, Papa Pio XI lo dichiarò “celeste patrono di tutti i parroci dell’universo“.
Vianney nacque in una famiglia estremamente povera e visse durante il periodo della Rivoluzione Francese, quando l’anticlericalismo era molto diffuso. Nonostante le difficoltà, intraprese gli studi presso il seminario di Lione, dove ebbe compagni illustri come Jean-Claude Colin e Marcellino Champagnat. Sebbene non fosse un allievo brillante — era indietro di tre o quattro anni rispetto ai suoi coetanei — venne ordinato sacerdote a Grenoble il 13 agosto 1815
Nel 1818, Vianney fu assegnato alla cura pastorale del piccolo villaggio di Ars, nella regione dell’Ain. Qui trascorse quarant’anni, dedicandosi con grande fervore all’insegnamento del catechismo e guadagnandosi la fama di eccellente confessore. Promosse particolarmente la devozione a Santa Filomena, divenendo una figura carismatica e di riferimento nella comunità. Durante la sua vita, Ars divenne una meta di pellegrinaggio, segno della crescente fama di santità che lo circondava.
Giovanni Maria Vianney morì il 4 agosto 1859, lasciando un’eredità spirituale profonda.
Nel 2009, in occasione del 150º anniversario della sua morte, Papa Benedetto XVI indisse un Anno Sacerdotale per celebrare la sua vita e il suo ministero, definendolo “un vero esempio di pastore a servizio del gregge di Cristo“.
Benedetto XVI evidenziò alcuni tratti chiave dell’insegnamento e della figura di Vianney, tra cui la consapevolezza di essere, in quanto sacerdote, “un dono immenso per il suo popolo“, la sua “totale identificazione” con il ministero sacerdotale, la sua profonda comunione con Cristo, la devozione all’Eucaristia e la sua “inesauribile fiducia nel sacramento della Penitenza“