Sant’Angela da Foligno (1248–1309) è una delle figure più affascinanti della mistica cristiana medievale.
Nata a Foligno, in Umbria, da una famiglia benestante, trascorse i primi anni della sua vita seguendo una routine mondana, senza particolari interessi spirituali. Sposata e madre di diversi figli, Angela vive una vita confortevole e apparentemente soddisfacente
Intorno al 1285, un profondo senso di insoddisfazione interiore la condusse a una crisi spirituale.
Questo periodo segnò l’inizio di una trasformazione radicale. Dopo aver sperimentato una conversione intensa, Angela si dedicò alla penitenza e alla ricerca di Dio.
La morte del marito, dei figli e della madre la lasciano sola, libera di intraprendere un cammino di completa
Angela vendette tutti i suoi beni, distribuendo il ricavato ai poveri, e si unì al Terz’Ordine Francescano, abbracciando uno stile di vita austero.
La sua esistenza divenne un pellegrinaggio interiore, segnato da visioni e rivelazioni mistiche.
Sotto la guida spirituale del confessore Fra Arnaldo, Angela raccontò le sue esperienze in quello che sarebbe diventato il Memoriale
Sant’Angela dedicò gli ultimi anni della sua vita al servizio dei poveri e dei malati. La sua fama di santità attirò discepoli e pellegrini, che cercavano consiglio e conforto. Il suo messaggio di amore divino e trasformazione interiore ispirò generazioni di credenti.
Fu beatificata nel 1693 da Papa Clemente XI e canonizzata nel 2013 da Papa Francesco. La sua memoria liturgica si celebra il 4 gennaio.
Sant’Angela da Foligno è ricordata come una delle più grandi mistiche della Chiesa cattolica, un modello di conversione radicale, umiltà e fede profonda.
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