Raffaello Sanzio – Presunto autoritratto (1506 circa), Galleria degli Uffizi, Firenze – Wikipedia, pubblico dominio

Raffaello Sanzio, nato a Urbino nel 1483, è stato uno dei più celebri artisti del Rinascimento italiano, noto sia per la sua abilità pittorica che per il talento architettonico.

Figlio del pittore Giovanni Santi, ricevette probabilmente la sua prima formazione artistica proprio dal padre, per poi perfezionarsi sotto la guida del Perugino.

Fin dai primi anni della sua carriera, Raffaello mostrerà un’evidente maestria, che gli permise di emergere rapidamente nonostante la giovane età.

Le sue prime opere rivelano l’influenza della scuola umbra, in particolare quella del Perugino e del Pinturicchio, ma già si percepisce una progressiva evoluzione verso una maggiore solidità e plasticità nella rappresentazione delle figure. Un esempio emblematico di questa fase di maturazione stilistica è lo “Sposalizio della Vergine”.
Alla fine del 1504, Raffaello si reca a Firenze, attratto dal desiderio di studiare le opere dei grandi maestri del tempo come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Fra Bartolomeo.

Durante questo periodo, intraprese vari lavori, tra cui la celebre “Madonna del Baldacchino” ,

Nel 1508, Papa Giulio II gli affidò l’incarico di affrescare la Stanza della Segnatura.

Raffaello Sanzio – Incontro di papa Leone e Attila – Wikipedia, pubblico dominio

Successivamente, nel 1511, ebbe l’incarico di decorare altre stanze vaticane, tra cui la Stanza di Eliodoro

Raffaello Sanzio – Autoritratto con un amico (1518 circa), Louvre, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Parallelamente a queste grandi imprese decorative, Raffaello realizzò numerosi ritratti e dipinti religiosi, dimostrando una sorprendente versatilità. Tra questi, spicca la “Trasfigurazione” ,

Nel 1514, alla morte di Bramante, Raffaello fu nominato architetto responsabile della costruzione della nuova Basilica di San Pietro, assumendo così un ruolo cruciale nella pianificazione e direzione dei lavori.

Nonostante fosse principalmente un pittore, seppe adattare il suo senso dell’armonia e dell’equilibrio compositivo anche all’architettura, contribuendo alla realizzazione delle logge del Palazzo Vaticano

Raffaello morì a Roma il 6 aprile 1520, all’età di soli 37 anni, lasciando un’eredità artistica che lo consacrò come uno dei più grandi maestri del Rinascimento.
Fu sepolto nel Pantheon, un luogo che egli stesso amava profondamente, dove tuttora riposano le sue spoglie.

 

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vedi anche:  

  • Raffaello – Alcuni suoi lavori
  • Raffaello – La “Stanza di Eliodoro” in Vaticano
  • Raffaello Sanzio e la “Fornarina”

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