Croto, figlio del dio Pan e di Eufeme, la nutrice delle Muse, è una figura mitologica il cui nome, che significa “applauso“, riflette il gesto che si dice abbia inventato per esprimere ammirazione verso le sue sorelle di latte, le Muse.

Anton Raphael Mengs – Parnaso – Wikipedia, pubblico dominio

Croto crebbe sul monte Elicona, luogo sacro alle Muse, diventando non solo un cacciatore eccezionale, ma anche un grande amante della musica. Le Muse, affezionate a lui, chiesero a Zeus di concedergli un posto tra le stelle.
Zeus acconsentì, trasformando Croto in una costellazione, rappresentandolo in forma semiumana, con zampe equine, nella costellazione del Sagittario.

 

NOTA

Il monte Elicona, situato in Beozia, Grecia, si erge fino a 1748 metri sul livello del mare. Ai suoi piedi sorge il piccolo villaggio di Ascra, celebre come luogo di nascita del poeta Esiodo, il quale, nei suoi scritti, ambientò proprio sui pascoli dell’Elicona il suo incontro con le Muse, come narrato nella sua opera “Teogonia“.
Secondo il mito, l’Elicona era la dimora delle Muse, e qui venne eretto un tempio a loro dedicato, insieme ad altri edifici sacri, di cui restano oggi alcuni resti vicino alla cima del monte.

Johann König – Minerva in visita alle Muse sul monte Elicona – Wikipedia, pubblico dominio

Un altro elemento leggendario legato all’Elicona è la fonte Ippocrene, la “fonte del cavallo“.
Secondo il mito, questa sorgente zampillò dopo che il cavallo alato Pegaso colpì il suolo con il suo zoccolo. Si riteneva che le sue acque possedessero poteri ispiratori artistica o profetica.

Infine, lo scrittore romano Aulo Gellio ricorda un’iscrizione votiva trovata sull’Elicona, che parlava di una leggendaria gara poetica tra due giganti della poesia antica: Omero ed Esiodo

 

 

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