Climene, nella mitologia greca, è una figura minore, ma significativa, spesso ricordata per le sue discendenze e relazioni all’interno della mitologia cretese. Figlia di Catreo, re di Creta e discendente della casa di Minosse, Climene viene coinvolta indirettamente nella complessa rete familiare e negli intrecci di profezie e destini tipici della mitologia greca.

Consultando l’oracolo dipinto di John William Waterhouse – Wikipedia, pubblico dominio

Catreo era il padre di Climene, sovrano cretese e figlio di Minosse e Pasifae. Questa linea dinastica aveva profonde connessioni con il mito del Minotauro e con altre figure mitologiche importanti della cultura cretese.
Climene aveva diversi fratelli, tra cui Altea e Apemosine, ed era sorella di Aerope, che, sposando Atreo, diventerà la madre di Agamennone e Menelao, i celebri eroi della guerra di Troia.

Climene è nota per essere la moglie di Nauplio, un re e navigatore greco famoso e noto per aver fondato la città di Nauplia. Dal loro matrimonio nacquero tre figli: Palamede, Eace e Naussimene.
Palamede, il figlio più celebre, divenne un astuto guerriero e inventore. Noto per la sua saggezza e intelligenza, è uno dei personaggi tragici della mitologia greca, tradito e condannato a morte per falsa accusa durante la guerra di Troia, evento che Nauplio vendicherà con astuzia e ferocia.

Sebbene Climene non sia protagonista di molti racconti mitologici, il suo legame con Nauplio e la discendenza attraverso Palamede la rende parte integrante della narrazione che circonda la guerra di Troia e le sue conseguenze.
La figura di Climene viene talvolta menzionata in connessione con le tragedie familiari che affliggono la sua famiglia, come la morte di Palamede, simbolo dell’ingiustizia umana e dell’inganno. La sua sofferenza come madre e moglie rispecchia i temi di vendetta e destino ineluttabile, comuni nei miti greci.

Climene, come molte figure femminili della mitologia greca, rappresenta la figura silente e spesso inascoltata, il cui ruolo serve a rafforzare i fili narrativi delle vicende tragiche e delle eredità dinastiche.
La sua storia, seppur in secondo piano, riflette la rete di relazioni e legami familiari che permeano la mitologia greca, offrendo una visione delle conseguenze psicologiche e personali dei destini predetti dagli dèi.

La figura di Climene appare marginalmente nelle opere dei poeti e scrittori classici, come Euripide e Sofocle, dove viene citata come elemento di collegamento tra diversi personaggi, come Nauplio e Palamede, piuttosto che come protagonista diretta delle vicende.

In sintesi, Climene è una figura che, pur non essendo al centro delle trame mitologiche greche, contribuisce in modo significativo a quella complessa rete di relazioni e destini che caratterizza la mitologia.

.

 

Condividi: