Alimede, il cui nome significa “colei che appartiene al mare“, era una delle cinquanta Nereidi nella mitologia greca.
Figlia di Nereo, il dio marino figlio di Ponto e Gea, e dell’Oceanina Doride, Alimede faceva parte di una schiera di ninfe associate alle acque marine, che proteggevano i marinai e simboleggiavano la bellezza e la tranquillità del mare.
A differenza delle Oceanine, che abitavano gli oceani, e delle Naiadi, legate alle fonti d’acqua dolce, Alimede apparteneva al Mar Mediterraneo, da cui derivava il suo titolo di Nereide.
Descritta come una creatura dal temperamento pacifico e benevolo, era spesso raffigurata come una splendida fanciulla dalle sembianze delicate.
Tuttavia, in alcune zone della Grecia, Alimede veniva rappresentata in modo diverso: con un aspetto ibrido, metà donna e metà pesce, simile a una sirena. Questa duplice rappresentazione rifletteva la complessità delle divinità marine, spesso viste come creature enigmatiche, in bilico tra il fascino e il mistero del mare stesso.
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