Ascalafo, figura della mitologia greca, era un demone figlio di Acheronte, il fiume degli Inferi, e di Gorgira o Orfne, il cui nome significa “oscurità“.
Quando Ade concesse a Persefone di tornare nel mondo dei vivi, le impose una condizione: non avrebbe dovuto mangiare nulla durante la sua permanenza negli Inferi. Tuttavia, Ascalafo la sorprese a infrangere questo divieto, vedendola mangiare alcuni chicchi di melograno, legandola così definitivamente al regno dei morti.

Persefone e il diavolo Ascalafo – Statua di Dominikus Auliczek sita nel parco del castello di Nymphenburg, Monaco – Wikipedia – User: Rufus46, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

Demetra, furiosa per la perdita irreversibile della figlia, si vendicò su Ascalafo, schiacciandolo sotto un masso. Nonostante ciò, Ascalafo non morì e fu liberato in seguito da Eracle, che riuscì a spostare la pesante roccia.
In altre versioni del mito, Ascalafo subì una sorte diversa: fu trasformato in un uccello, un allocco o una civetta, simboli di sventura e oscurità.

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