Jean Désiré Gustave Courbet nacque il 10 giugno 1819 a Ornans, un piccolo comune situato nel dipartimento del Doubs, in Francia. Proveniente da una famiglia di agricoltori, crebbe in un ambiente rurale che avrebbe influenzato profondamente la sua visione artistica.
Nonostante il desiderio dei genitori di indirizzarlo verso una carriera giuridica, nel 1839 Courbet si trasferì a Parigi, dove decise di seguire la sua passione per la pittura. Qui iniziò a studiare le opere dei grandi maestri francesi, spagnoli e fiamminghi, dedicandosi alla copia dei loro capolavori come parte del suo apprendistato.
Ritratto di Gustave Courbet, c 1860 – Wikipedia, pubblico dominio
In poco tempo, però, Courbet si distaccò dalle tradizioni accademiche e dalle influenze letterarie, concentrandosi sulla rappresentazione della vita reale.
Questa scelta artistica trovò ulteriore conferma durante un viaggio nei Paesi Bassi nel 1847, dove ebbe l’opportunità di ammirare le opere di Frans Hals e Rembrandt. I dipinti di questi maestri rafforzarono in lui l’idea che l’arte dovrebbe rappresentare la verità e l’esperienza quotidiana della vita reale.
Con il passare degli anni, la sua pittura ricevette il plauso della critica e conquistò il pubblico. Courbet divenne un protagonista del movimento realista, contribuendo al declino del romanticismo, ormai considerato superato. Una delle sue opere più celebri, Dopocena a Ornans , venne premiata dal Salon di Parigi.
Courbet trascorse gli ultimi anni della sua vita in Svizzera, dove si era rifugiato dopo essere stato coinvolto, in Francia, in controversie politiche e giudiziarie. Courbet morì il 31 dicembre 1877 a La Tour-de-Peilz, all’età di 58 anni, a causa delle complicazioni legate alla cirrosi epatica, malattia aggravata dalla sua passione per l’alcol.
Con la sua arte, Gustave Courbet ha lasciato un segno indelebile nella storia, diventando una figura chiave nella transizione verso la modernità e un punto di riferimento per le generazioni future.