Minete era figlio di Eveno, il re di Lirnesso, una città situata nella regione della Misia. Egli è noto principalmente per il suo ruolo tragico negli eventi legati all’Iliade di Omero.
Durante una delle spedizioni di Achille contro le città alleate di Troia, Lirnesso viene assediata e saccheggiata dai Greci.
Minete combattè valorosamente per difendere la sua patria, ma venne ucciso in battaglia dallo stesso Achille, che in quella campagna dimostra tutta la sua forza e ferocia. Anche il fratello di Minete, Epistrofo, trova la morte per mano dell’eroe acheo.
Il destino della famiglia di Minete non si conclude con la sua morte: sua moglie, Briseide, viene catturata dai Greci e ridotta in schiavitù. Assegnata inizialmente ad Achille come bottino di guerra, Briseide diventa il fulcro di uno dei conflitti più drammatici del poema omerico. La sua sottrazione ad Achille da parte di Agamennone provoca infatti la famosa “ira funesta” dell’eroe, un tema centrale nell’Iliade, che porterà a gravi conseguenze per l’esercito acheo e per il corso della guerra.
La figura di Minete, sebbene poco sviluppata nei miti greci, rappresenta uno dei tanti personaggi secondari il cui destino contribuisce a comporre il mosaico epico della guerra di Troia, evidenziando il dramma umano e il sacrificio che permeano la narrazione omerica.
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