Ptocheia era la personificazione femminile della mendicanza nella mitologia greca.
Questo spirito era strettamente associato alla povertà estrema e alla dipendenza dagli altri per la sopravvivenza. Nell’immaginario greco antico, Ptocheia era considerata una compagna, e talvolta una sorella, di altre divinità legate all’indigenza, come Penia (la personificazione della povertà in generale) e Amechania (l’incarnazione della disperazione e dell’impotenza di fronte alle difficoltà economiche).

I suoi opposti erano Euthenia, lo spirito dell’abbondanza e della prosperità, e Pluto, il dio della ricchezza.
Aristofane la menziona nella sua commedia Pluto, sottolineando il ruolo contrapposto di queste forze nella società e nell’equilibrio dell’esistenza umana.

Donna che offre da bere ad un mendicante – Affresco romano rinvenuto a Pompei nella Casa dei Dioscuri, esposto oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Wikipedia – Foto:  Sailko, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

Gli antichi greci distinguevano chiaramente due forme di povertà:

  • Pénēs (πένης): coloro che, pur essendo poveri, erano attivamente impegnati in un lavoro. Non guadagnavano abbastanza per condurre una vita agiata, ma riuscivano a sostenersi in parte con le proprie forze. Per questa ragione, i pénētes godevano di uno status sociale più dignitoso rispetto ai mendicanti.
  • Ptōchós (πτωχός): coloro che erano completamente privi di mezzi di sostentamento e dipendevano interamente dall’elemosina e dalla carità altrui. Questo termine, che dà il nome alla stessa Ptocheia, era associato alla forma più estrema di povertà e vulnerabilità sociale.

François-André Vincent – Belisario, cieco e mendicante, riceve l’elemosina da uno dei suoi soldati – Wikipedia, pubblico dominio

Il Concetto di Ptochos nel Cristianesimo

Il Nuovo Testamento riprende il termine ptōchós, conferendogli una dimensione spirituale e teologica. Gesù viene spesso descritto come il salvatore dei ptōchoi, tradotto comunemente con “i poveri“, ma inteso nel senso più ampio di coloro che si trovano in uno stato di totale bisogno, sia materiale che spirituale.
Un esempio emblematico si trova nella parabola del Ricco e Lazzaro (Luca 16:19-31), dove Lazzaro è identificato come ptōchós, evidenziando la sua condizione di estrema miseria e dipendenza dagli altri. Questo racconto riflette il rovesciamento dei valori tipico della predicazione di Gesù, secondo cui i più bisognosi sulla terra sarebbero stati ricompensati nel regno di Dio.

In questo modo, il concetto di ptōchós ha attraversato i secoli, evolvendosi da una distinzione sociale nell’antica Grecia a un simbolo spirituale nella tradizione cristiana.

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