Acate è una figura della mitologia greca, noto come uno dei più fedeli compagni di Enea. Secondo alcune fonti, durante la guerra di Troia sarebbe stato l’uccisore di Protesilao, il primo eroe greco a morire sulla costa troiana.

Ferdinand Bol – Enea alla corte del re Latino (in primo piano, al centro, è rappresentato lo scudiero di Enea, Acate, visto di spalle) – Rijksmuseum di Amsterdam – Wikipedia, pubblico dominio

Nell’Eneide di Virgilio, Acate appare fin dal primo libro come il più leale tra i seguaci di Enea, accompagnandolo in ogni sua avventura. Comanda una delle navi con cui il principe troiano fugge da Troia e gode di tale fiducia da parte del suo leader che questi gli affida le proprie armi.

Nel sesto libro, Acate ha un ruolo significativo quando accompagna Enea all’antro della Sibilla Cumana.

Enea, accompagnato dall’amico Acate, fa visita alla Sibilla di Cuma – Wikipedia – Collezione Rijksmuseum, file è reso disponibile nei termini della licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal

Durante la guerra tra Troiani e Italici, diventa il suo scudiero e lo assiste nelle battaglie, in particolare nel libro X, quando Enea viene attaccato da sette giovani guerrieri latini, figli di Forco. In quell’occasione, Acate viene solo lievemente ferito dall’asta scagliata da Numitore.

Nel libro XII, si distingue anche in combattimento, riuscendo a uccidere il rutulo Epulone: con un colpo di spada, lo decapita.

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