Androgeo, figlio di Minosse, re di Creta, e di Pasifae, è una figura della mitologia greca il cui destino tragico è narrato in diverse versioni.

Particolare di una miniatura della regina Pasiphae che abbraccia il toro, in “L’Épître Othéa”. Origine: Francia, attribuita al Maestro della Cité des Dames e workshop.c. 1410-c. 1414 – Wikipedia, pubblico dominio

Ecco il sunto delle due versioni più note:

  • Secondo una versione, Androgeo partecipò ai giochi organizzati ad Atene da Egeo, il re della città, e si distinse vincendo tutte le competizioni. La sua superiorità suscitò la gelosia di Egeo, il quale temeva che Androgeo potesse stringere alleanze con i figli di Pallante, suo fratello e rivale politico.
    Temendo per il proprio trono, Egeo ordinò l’uccisione di Androgeo, che venne assassinato mentre viaggiava verso Tebe.

  • In un’altra versione del mito, Androgeo fu ucciso da un gruppo di giovani ateniesi, invidiosi delle sue vittorie nei giochi ginnici.
    La sua straordinaria abilità aveva infatti offerto l’orgoglio degli Ateniesi, che decisero di porre fine alla sua vita.
    La sua morte scatenò l’ira di Minosse, che vendicò il figlio conquistando Atene e imponendo alla città un terribile tributo: ogni anno, sette giovani uomini e sette giovani donne dovevano essere inviati a Creta, destinati a essere sacrificati al Minotauro, una creatura mostruosa che abitava nel labirinto.

Egeo, che ordinò la morte di Androgeo, e Teseo, colui che liberò Atene dal tributo imposto da Minosse per la morte di suo figlio. Cratere del 410-400 a.C., British Museum. – Wikipedia – Sisyphus Painter – Marie-Lan Nguyen (User:Jastrow), 2007 immagine rilasciata con licenza CC BY 2.5

Il mito di Androgeo è stato spesso rappresentato come un simbolo della vendetta e del sacrificio, e la sua tragica fine è uno degli eventi che condussero alla nota impresa di Teseo, il quale in seguito affrontò il Minotauro per liberare Atene dal tributo.

 

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