Antoon van Dyck, noto anche come Anthony van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641), fu uno dei più illustri pittori fiamminghi del XVII secolo, celebrato soprattutto per i suoi ritratti raffinati e di grande eleganza, che lo consacrarono come uno dei maestri del ritratto barocco.

Anthony van Dyck – Autoritratto con girasole – Wikipedia, pubblico dominio

Nel 1615, iniziò la sua formazione artistica presso Pieter Paul Rubens, un gigante della pittura fiamminga, di cui diventò il più talentuoso discepolo. Sebbene fortemente influenzato dal maestro, van Dyck riuscì presto a distinguersi, attirando l’attenzione dell’alta società per la sua abilità nel ritrarre con grazia e nobiltà i soggetti.

Nel 1621, partì per un importante viaggio in Italia, che durò sei anni. Qui, visitò città come Genova, Roma, Firenze, Parma, Bologna e Venezia, immergendosi nello studio dei grandi maestri italiani del Rinascimento, come Tiziano, Veronese e Correggio. Durante questo periodo, van Dyck si concentrò sullo sviluppo del ritratto, abbandonando i simbolismi e puntando su una rappresentazione dei soggetti che esaltasse la bellezza, l’autorità e la nobiltà, anche se con minore attenzione all’introspezione psicologica.

Rientrato ad Anversa nel 1627, van Dyck riprese a lavorare su opere a tema religioso, ma la sua crescente fama di ritrattista lo portò a essere ingaggiato dall’arciduchessa Isabella d’Asburgo, reggente dei Paesi Bassi per il re di Spagna. Tuttavia, il suo destino professionale sarebbe presto legato all’Inghilterra.

Nel 1632, van Dyck si trasferì a Londra, dove divenne pittore di corte del re Carlo I, che lo elevò al rango di successore ideale di Tiziano nel campo del ritratto.
Fu in questo contesto che van Dyck realizzò alcuni dei suoi ritratti più celebri, immortalando con eleganza l’aristocrazia inglese e lo stesso re, contribuendo a definire l’immagine di potere e maestosità dell’epoca.

Nel 1640, sposò Mary Ruthven, una nobildonna scozzese al servizio della regina, con la quale ebbe una figlia. La sua carriera, tuttavia, fu tragicamente interrotta dalla sua morte prematura, avvenuta il 9 dicembre 1641 a Londra, quando van Dyck aveva solo 42 anni. La sua eredità artistica continua a vivere nelle sue opere, che influenzarono profondamente il ritratto barocco in Europa.
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Anthony van Dyck – Amore e Psiche –
Royal Collection – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Venere chiede a Vulcano le armi per suo figlio Enea – Museo del Louvre – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Dedalo e Icaro   – Art Gallery of Ontario – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Giove e Antiope –
Museo di belle arti di Gand – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Achille tra le figlie di Licomede – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Sileno ebbro sorretto da un fauno e una baccante – Museo reale delle belle arti del Belgio – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Sansone e Dalila –
Kunsthistorisches Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Armida lega Rinaldo dormiente ad un albero con ghirlande di fiori – Bildergalerie – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Teti riceve da Efesto l’armatura per Achille – Bildergalerie Sanssouci – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Madonna col Bambino – Dulwich Picture Gallery – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – I neonati Cristo e San Giovanni Battista – Dulwich Picture Gallery – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Madonna del Rosario – Oratorio del Rosario di San Domenico, Palermo – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Il tradimento di Cristo – Minneapolis Institute of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Cristo porta la croce – Musei di Strada Nuova, Genova – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Compianto su Cristo morto – Bilbao Fine Arts Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Santa Rosalia incoronata con rose da due angeli – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Santa Rosalia intercede per la pestilenza di Palermo – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Santa Rosalia – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Incoronazione di santa Rosalia – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – La visione del beato Hermann Joseph – Kunsthistorisches Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – La Vergine col Bambino e i peccatori pentiti – Real Academia de Bellas Artes de San Fernando – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Triplo ritratto di Carlo I –
Royal Collection – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – Ritratto di Mary Hill, Lady Killigrew – Tate Britain – Wikipedia, pubblico dominio

Anthony van Dyck – La regina Enrichetta Maria – Dulwich Picture Gallery – Wikipedia, pubblico dominio

 

 

 

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