Antonio Allegri, detto il Correggio, è considerato uno dei più importanti pittori emiliani tra il Rinascimento e la Maniera, e una figura chiave della pittura del Cinquecento.
La sua formazione artistica iniziò probabilmente presso alcuni pittori locali e proseguì a Modena sotto la guida di Francesco Bianchi Ferrari. Nel 1510, un momento decisivo per la sua crescita artistica fu il trasferimento a Mantova, dove subì l’influenza dell’opera tarda di Andrea Mantegna, già molto anziano all’epoca. Alla morte del Mantegna, Correggio, appena diciassettenne, fu incaricato di decorare la sua cappella funebre. Da questo maestro, Correggio apprese l’amore per l’antichità classica, per il mito e per l’illusionismo pittorico, che tuttavia rielaborò in modo personale, dando alle sue figure un’espressione meno solenne e più delicata.
Le prime opere di Correggio sono fortemente influenzate dall’arte del Mantegna, ma il suo stile si avvicina di più a quello di Leonardo da Vinci. Sebbene non ci siano prove certe di un loro incontro, si ipotizza che Correggio possa essere stato influenzato dalle opere di Leonardo.
Mentre Mantegna privilegiava l’uso di una linea netta per definire le forme, Correggio, come Leonardo, preferiva il chiaroscuro, usando sapientemente luci e ombre per ammorbidire i contorni e creare un effetto suggestivo tramite lo sfumato, conferendo alle sue immagini un alone di morbidezza e mistero.
Dalle sue opere emerge anche una possibile conoscenza della “maniera moderna” romana, ispirata dalle innovazioni di Raffaello e Michelangelo, forse acquisite durante un viaggio a Roma, sebbene il Vasari negasse l’esistenza di tale viaggio. Nonostante questo, è evidente che Correggio rielaborò influenze diverse, fondendole in uno stile unico e originale, che lo rese uno dei maggiori pittori italiani del suo tempo.
Sebbene operasse principalmente nelle zone di Correggio, Parma e Mantova, lontano dalle grandi città artistiche del Rinascimento come Roma, Firenze e Venezia, Correggio riuscì a ottenere grande fama e riconoscimento grazie alla sua capacità innovativa e al suo straordinario talento.
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