Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (1030-1032) leggiamo che coloro che muoiono in grazia di Dio, ma non sono ancora completamente purificati, devono affrontare un processo di purificazione prima di poter accedere alla gioia eterna del Cielo. Sebbene la loro salvezza sia certa, questa fase serve a renderli pienamente santi.

Ludovico Carracci – Liberazione dal purgatorio – Wikipedia, pubblico dominio
La Chiesa definisce questa purificazione “Purgatorio“, distinto dal castigo dei dannati. La dottrina sul Purgatorio è stata formulata ufficialmente nei Concili di Firenze e Trento e si basa anche sulla tradizione biblica, che fa riferimento a un fuoco purificatore (Mt 12,31). Inoltre, la Sacra Scrittura sostiene la pratica della preghiera per i defunti, come dimostra il gesto di Giuda Maccabeo, che offrì sacrifici per i caduti affinché fossero assolti dai loro peccati (2 Mac 12,46).
Fin dalle origini, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti offrendo suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, per aiutarli a raggiungere la visione di Dio. Consiglia anche altre opere di misericordia, come elemosine, indulgenze e penitenze, in loro favore. San Giovanni Crisostomo esortava i fedeli a pregare per i defunti, sostenendo che queste offerte portano loro consolazione e aiuto.
Inserisco due ulteriori appunti:
- Il Purgatorio: un’invenzione medievale?
Alcuni sostengono che il Purgatorio sia un concetto nato nel Medioevo per giustificare la vendita di indulgenze e le Messe di suffragio. Ma è davvero così? No, il Purgatorio ha un fondamento biblico chiaro.
Nell’Antico Testamento troviamo già riferimenti alla purificazione post-mortem.
Ad esempio, alla morte di Aronne vennero offerti sacrifici per trenta giorni (Nm 20,30), segno che la preghiera per i defunti era considerata efficace.
Il Secondo Libro dei Maccabei racconta come Giuda Maccabeo, dopo una battaglia, raccolse offerte per far celebrare un sacrificio espiatorio per i soldati caduti (2 Mac 12,38-45). Questo presupponeva la convinzione che i defunti potessero essere purificati nell’aldilà.
Nel Nuovo Testamento, Gesù stesso parla di una punizione temporanea: «Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario […] perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!» (Mt 5,25-26). Questo suggerisce una condizione transitoria di purificazione. Inoltre, in Matteo 12,31-32 si afferma che alcuni peccati possono essere perdonati “nel secolo futuro”, implicando una purificazione dopo la morte.Gustave Doré – La Divina Commedia, Purgatorio, XVI, vv. 46-48 – Wikipedia, pubblico dominio
- Testimonianze di esperienze mistiche
Vi sono anche testimonianze di esperienze straordinarie che parlano dell’esistenza del Purgatorio.
Un esempio è quello di don José Maniyangat, un sacerdote cattolico originario dell’India, ora in Florida. Nel 1985, in seguito a un grave incidente motociclistico, visse un’esperienza di premorte. Egli racconta di aver visto il proprio corpo mentre veniva trasportato all’ospedale e di essere stato guidato dal suo angelo custode nell’aldilà.
Secondo il suo racconto, l’angelo gli mostrò il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio. Descrisse il Purgatorio come un luogo con sette livelli, dove il fuoco è meno intenso rispetto all’Inferno, ma la sofferenza principale deriva dall’impossibilità di vedere Dio. Le anime lì presenti, sebbene avessero commesso peccati mortali, si erano pentite prima di morire e attendevano con speranza l’ingresso in Paradiso. Don Maniyangat afferma che queste anime gli chiesero preghiere e lo invitarono a chiedere ai fedeli di pregare per loro.
In conclusione possiamo dire che il Purgatorio non è un’invenzione medievale, ma una realtà fondata sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione della Chiesa.
La preghiera per i defunti è una pratica antica e universale, segno della continuità del legame tra i vivi e i defunti nella comunione dei santi. Per questo, la Chiesa continua a raccomandare suffragi e opere di misericordia a beneficio delle anime del Purgatorio, affinché possano giungere alla beatitudine eterna.
vedi anche:
- Suor Maria della Croce ed il manoscritto del Purgatorio
- Renato Baron racconta la visione del Purgatorio
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