Giorgio Vasari, nato ad Arezzo nel 1511, fu una figura di spicco del panorama artistico rinascimentale, lasciando un’impronta significativa soprattutto a Firenze.
Qui fu tra i fondatori dell’Accademia delle Arti del Disegno, un’istituzione rivoluzionaria per l’epoca, che promuoveva lo studio del disegno come fondamento indispensabile per tutte le discipline artistiche.
La sua fama è legata in modo particolare al ruolo di storico e critico d’arte. La sua opera più celebre, Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori et architettori, rappresenta un monumento letterario dedicato agli artisti del Rinascimento. La prima edizione, pubblicata nel 1550, fu seguita da una seconda, ampliata e più ricca, nel 1568.
Come pittore, Vasari trasse profonda ispirazione dai grandi maestri come Michelangelo e Raffaello. Questo influsso è evidente nei suoi lavori, caratterizzati da una forte carica simbolica e fantastica, come il ciclo decorativo di Palazzo Vecchio a Firenze e gli affreschi della sua dimora ad Arezzo. Sebbene non sia considerato un pittore di massimo livello, la sua produzione artistica è notevole e lo colloca tra i principali esponenti del manierismo toscano-romano.
Nel 1552 si dedicò anche all’architettura, avviando la costruzione della Villa Giulia a Roma, un progetto commissionato da Papa Giulio III.
Giorgio Vasari si spense a Firenze nel 1574, lasciando un’eredità indelebile nel mondo dell’arte e della cultura.
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