Artemide, figlia di Zeus e della titanide Leto, sorella gemella di Apollo, è venerata come la dea della caccia e della natura selvaggia.
Il suo legame con gli animali è profondo, tanto da essere considerata la “signora delle fiere“. Spesso raffigurata armata di arco e frecce, si aggira per boschi e foreste, seguita da un corteo di ninfe devote. La cerva, il suo animale sacro, è un simbolo distintivo della sua figura e della sua connessione con la natura incontaminata.
Artemide è anche associata a celebri eroi come Orione, Atteone e Ippolito, legami che, per la loro tragicità, evidenziano il carattere intransigente e severo della dea.
Nonostante il suo potere di infliggere la morte attraverso i dardi, Artemide è invocata dalle donne nel momento del parto, offrendo loro della protezione. Questo aspetto sembra quasi compensare la sua condizione di verginità, rendendola un simbolo di forza e purezza che abbraccia sia la vita sia la morte.
Artemide interviene anche in uno degli episodi cruciali prima della Guerra di Troia. Quando Achille, al comando di cinquanta navi, si unì ad Agamennone ad Aulide, la flotta greca era bloccata da venti contrari. L’indovino Calcante rivelò che Artemide, irata per un’offesa subita, esigeva il sacrificio di Ifigenia, la figlia di Agamennone, affinché le navi potessero salpare.
Ifigenia si trovava a Micene e Agamennone, combattuto e disperato, non sapeva come portarla ad Aulide senza svelare il terribile destino che la attendeva. Convinto da Menelao e Ulisse, decise di ingannarla, invitandola con il pretesto di un matrimonio con Achille. Tuttavia, Achille, scoperto l’inganno, si indignò per l’uso del proprio nome e cercò in ogni modo di salvare Ifigenia.
Quando il sacrificio stava per compiersi, Artemide mostrò infine clemenza: salvò Ifigenia sostituendola con una cerva e portò la fanciulla in salvo in Tauride, dove divenne sua sacerdotessa.
Artemide, nota ai Romani come Diana, è profondamente legata alla natura selvaggia e incontaminata, dove fiumi e sorgenti sono considerati sacri alla sua presenza. Questa dimensione naturale e indomita è opposta alla vita quotidiana ordinaria e si intreccia con momenti di crisi e passaggio nell’esistenza umana, come la nascita, la morte, il matrimonio e l’ingresso nell’età adulta. Dea vergine e indipendente, Artemide incarna quella peculiare condizione esistenziale che precede la piena maturità: uno stato di purezza e forza che celebra l’autonomia e la libertà.
Vi segnalo su YouTube il seguente video:
Musica: F. Chopin Nocturne E op.62, No. 2 E Maj.
Testi:Santuzza Papa
Project:Silvia Nascetti
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DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI E UOMINI CHE LE AMANO COSI