Bartolomeo Ammannati (Settignano, 15 giugno 1511 – Firenze, 13 aprile 1592) è stato uno scultore e architetto italiano.
Artista fra i più notevoli e inquieti del suo secolo, Ammannati fu un tipico interprete del manierismo più “intellettuale“, destinato alle élite delle raffinate corti principesche, e amante della “bella maniera” italiana, della quale fu un valido continuatore.
Formatosi come scultore, la sua opera, dopo l’iniziale successo, fu criticata da alcuni contemporanei, ottenendo giudizi poco entusiasti fino alla sua riscoperta recente da parte della critica moderna.
Come architetto invece fu un instancabile innovatore, capace di soluzioni ardite e scenografiche, che lasceranno un segno nel lessico architettonico europeo. Nella fase più matura si accostò al mondo dei Gesuiti, sia spiritualmente, che professionalmente. Sulla base delle pressanti istanze religiose e moralistiche dell’ordine, giunse a condannare le sue posizioni giovanili, abbracciando lo spirito della controriforma.
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Nota di Tanogabo
Nel 1550 Bartolomeo Ammannati, uno dei più noti scultori e architetti del Rinascimento, sposò la poetessa e letterata Laura Battiferri nella Santa Casa di Loreto. Questo matrimonio unì due figure di grande rilievo culturale dell’epoca, e la fama di Laura è oggi legata anche al celebre ritratto che di lei fece il pittore Bronzino, uno dei maggiori esponenti del manierismo.
Ammannati, dopo una lunga e brillante carriera, morì a Firenze nel 1592, lasciando un segno indelebile nel panorama artistico del manierismo, distinguendosi per la sua versatilità e la sua creatività, sia nell’architettura che nella scultura.
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A seguire inserisco le immagini di alcune sculture di Bartolomeo Ammannati.
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)