Giovanni da Fiesole, nato Guido di Pietro intorno al 1395 e noto come Beato Angelico o Fra’ Angelico, fu un pittore italiano di straordinario talento. La sua beatificazione avvenne il 3 ottobre 1982 per volere di Papa Giovanni Paolo II, ma già dopo la sua morte era stato soprannominato Beato Angelico, sia per la profonda spiritualità delle sue opere che per le sue doti di umiltà e umanità. Il nome Angelico venne poi consolidato da Giorgio Vasari ne Le Vite, sebbene fosse già stato utilizzato da Domenico da Corella e Cristoforo Landino.

Luca Signorelli – Ritratto postumo del Beato Angelico, particolare dell’affesco Atti dell’Anticristo (c.1501), Duomo di Orvieto (Wikipedia – Pubblico dominio)

Frate domenicano, Fra’ Angelico si distinse per la sua capacità di conciliare i nuovi principi del Rinascimento, come la costruzione prospettica e la centralità della figura umana, con i valori medievali, tra cui la funzione didattica dell’arte e il valore mistico della luce.

Morì a Roma il 18 febbraio 1455, poche settimane prima della scomparsa del suo patrono, Papa Niccolò V. Venne sepolto nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, che nel tempo divenne un luogo ricco di testimonianze fiorentine. Il suo sepolcro marmoreo, un onore eccezionale per un artista dell’epoca, è ancora oggi visibile vicino all’altare maggiore.

Due epitaffi furono scritti in suo onore, probabilmente da Lorenzo Valla. Il primo, oggi perduto, era inciso su una lapide alla parete e recitava:

«La gloria, lo specchio, l’ornamento dei pittori, Giovanni il Fiorentino è conservato in questo luogo. Religioso, egli fu un fratello del santo ordine di San Domenico, e fu lui stesso un vero servo di Dio. I suoi discepoli piangono la morte di un così grande maestro, perché chi troverà un altro pennello come il suo? La sua patria e il suo ordine piangono la morte di un insigne pittore, che non aveva uguali nella sua arte

Un secondo epitaffio è ancora visibile sulla sua lapide di marmo, che lo raffigura in rilievo con l’abito domenicano, all’interno di una nicchia rinascimentale:

«Qui giace il venerabile pittore Fra Giovanni dell’Ordine dei Predicatori. Che io non sia lodato perché sembrai un altro Apelle, ma perché detti tutte le mie ricchezze, o Cristo, a te. Per alcuni le opere sopravvivono sulla terra, per altri in cielo. La città di Firenze dette a me, Giovanni, i natali.»

L’influenza artistica di Fra’ Angelico fu straordinaria: il suo stile si rifletté sui suoi collaboratori, come Benozzo Gozzoli, e su artisti non direttamente legati a lui, come Filippo Lippi. La sua rivoluzionaria gestione della luce ispirò maestri del calibro di Piero della Francesca e Melozzo da Forlì, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte.

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Beato Angelico – Web Gallery of Art:   Image  Info about artwork, Pubblico dominio, Collegamento

Beato Angelico – L’Annunciazione, museo del Prado – pannello principale (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico -Adorazione dei Magi (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico – Sant’Antonio Abate rifugge la pietra d’oro (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico – Polittico di Cortona, dettaglio (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico – La Deposizione, dettaglio (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico – Noli me tangere (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico – Cristo coronato di spine (Wikipedia – Pubblico dominio)

Beato Angelico – Dormizione della Vergine, Philadelphia (Wikipedia – Pubblico dominio)

Il Giudizio Universale – Beato Angelico – EAEGi4U-_PXiIA at Google Cultural Institute, zoom level maximum, Pubblico dominio, Collegamento

 

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