Carlo Maratta (1625 – 1713) fu uno degli ultimi grandi esponenti del classicismo seicentesco, nonché una figura di spicco di questa corrente artistica.
Nato a Camerano, un piccolo borgo nelle Marche vicino ad Ancona, Maratta dimostrò fin da giovane un talento straordinario. Ancora bambino, si trasferì a Roma, dove entrò nella bottega di Andrea Sacchi. Qui ebbe l’opportunità di studiare i capolavori dei più grandi maestri classicisti, come Raffaello e i pittori bolognesi.
Nonostante la sua formazione classicista, Maratta subì il fascino dell’arte barocca, che, grazie a figure come Gian Lorenzo Bernini, Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona, stava vivendo il suo momento di massimo splendore. La sua abilità fu quella di fondere armoniosamente le influenze del classicismo con la drammaticità e il dinamismo tipici del barocco, creando uno stile pittorico personale e innovativo.
Carlo Maratta divenne ben presto il pittore più importante e influente di Roma, un punto di riferimento per la committenza e per gli artisti della fine del XVII secolo e dell’inizio del XVIII. La sua capacità di anticipare e influenzare i gusti del tempo consolidò il suo ruolo di protagonista nella scena artistica dell’epoca.
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Di Carlo Maratta, in questa sede ed in linea con l’indirizzo generale del mio sito, vi propongo la visione di alcuni suoi lavori a carattere mitologico…
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