Cisso era un giovane noto per la sua straordinaria agilità, destinato a un curioso e misterioso destino: trasformarsi in edera.
Secondo Nonno di Panopoli, Cisso faceva parte del seguito dei satiri che accompagnavano Dioniso nelle sue avventure in Lidia, durante la giovinezza del dio.
Tra le sue imprese, si ricorda la partecipazione a una gara di corsa con Leneo, un altro satiro, e Ampelo, l’amante prediletto di Dioniso, che fu proclamato vincitore dal dio stesso.
Poco tempo dopo la tragica morte di Ampelo, avvenne un fatto singolare: Cisso, senza alcuna spiegazione apparente, si trasformò improvvisamente in edera. Questo accadde mentre si arrampicava sul tronco di un albero.
Da quel momento, secondo le profezie incise sulle tavolette di Armonia, l’edera si avvolse per sempre ai filari della vite, legando il suo destino a quello della pianta sacra a Dioniso
Pausania ricorda Cisso anche come una delle epiclesi di Dioniso, un nome che celebra l’essenza stessa del dio del vino e della natura.
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