Guillaume Rouille – Clelia – Wikipedia, pubblico dominio

Oggi raccontiamo la storia di Clelia, una figura leggendaria dell’antica Roma, celebre per il suo coraggio e la sua intraprendenza.
Vissuta intorno alla fine del VI secolo a.C., le sue gesta sono state tramandate da illustri autori come Virgilio e Plutarco, che ne hanno riconosciuto l’eroismo.

Secondo la tradizione, nel 509 a.C., Roma si trovava coinvolta in un delicato conflitto con il potente re etrusco Porsenna. Quest’ultimo, dopo un periodo di ostilità con il console Muzio Scevola, accettò di stipulare un concordato di pace.
Come parte dell’accordo, per sigillare la tregua, un gruppo di giovani donne romane fu consegnato a Porsenna come ostaggio. Tra di esse si trovava Clelia, destinata a diventare protagonista di un’impresa straordinaria.

Giulio di Antonio Bonasone (Italy, Bologna, circa 1498-1580) – Clelia attraversa il Tevere – Los Angeles County Museum of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Nonostante la prigionia, Clelia non si arrese al suo destino.
Si narra che, determinata a riconquistare la libertà, orchestrò una fuga memorabile insieme alle altre ragazze. Attraversarono coraggiosamente il Tevere, nuotando fino alla riva orientale, dove finalmente trovarono rifugio e sicurezza. Il loro atto fu un esempio di audacia e forza d’animo, tanto che il re Porsenna, impressionato dal loro coraggio, chiese che le fuggitive gli fossero riconsegnate. Tuttavia, lungi dall’agire per vendetta, egli rimase talmente ammirato da Clelia che decise di ricompensarla per la sua determinazione.

Come segno di rispetto, Porsenna concesse a Clelia il privilegio di scegliere chi portare con sé in patria tra gli ostaggi rimasti.
Sorprendendo tutti, Clelia decise di liberare un gruppo di giovani uomini, ritenendo che la loro forza e utilità fossero fondamentali per Roma in quel periodo. Questo gesto, oltre a sottolineare la sua lungimiranza, mise in luce il suo spirito altruista e il suo amore per la patria.

Peter Paul Rubens e Jan boeckhorst – La fuga della Clelia dal campo di Porsenna – Wikipedia, pubblico dominio

In onore delle sue gesta, Clelia ricevette un riconoscimento straordinario: una statua equestre venne eretta a suo nome nel Foro Romano, lungo la Via Sacra. Questo tributo, eccezionale per una donna dell’epoca, consacrò la sua figura come simbolo di valore e virtù.

Alcune versioni alternative della leggenda suggeriscono che Clelia abbia affrontato la fuga da sola, rendendo il suo atto ancora più eroico. Questo dettaglio, se vero, amplifica il suo straordinario coraggio, facendola emergere come una figura eccezionale nella storia antica.

Clelia rappresenta ancora oggi un modello di determinazione, forza d’animo e indipendenza, incarnando i valori di una Roma che non si piegava davanti a nessuna avversità.

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