Coronide, figura della mitologia greca, era la figlia di Flegias, re dei Lapiti. La sua storia è legata a uno degli amori più tormentati del dio Apollo, e alla nascita di una delle divinità più importanti della medicina: Asclepio.
Secondo il mito, Apollo si innamorò perdutamente di Coronide mentre la giovane si bagnava in un lago. Dopo essersi uniti, il dio fu costretto a partire, ma per proteggerla e sorvegliarla lasciò un corvo bianco come suo messaggero e custode.

Hendrik Goltzius – Apollo e Coronide – Los Angeles County Museum of Art – Wikipedia, pubblico dominio
Durante l’assenza di Apollo, Coronide si innamorò di un altro uomo, Ischi (o Ischys), e decise di sposarlo. Il corvo, testimone del tradimento, volò subito dal dio per raccontare ciò che aveva visto. Apollo, furioso e deluso, punì il corvo per non aver impedito l’infedeltà: da allora, le sue piume divennero nere, segno eterno della sua “colpa”.

Charles Meynier – Statua di Diana Cacciatrice sullo sfondo di un paesaggio- Wikipedia, pubblico dominio
Ma non finì lì. A vendicare l’onore ferito del fratello fu Artemide (Diana), che trafisse Coronide con una freccia. Quando però Apollo venne a sapere che la giovane aspettava un figlio da lui, fu preso dal rimorso. Così, incaricò il dio Ermes di estrarre il bambino dal ventre della madre morente. Quel bambino era Asclepio (noto ai Romani come Esculapio), destinato a diventare il dio della medicina e della guarigione.

Xilografia dal De Re Medica di Alessandro Beneditti – Apollo estrae Asclepio dall’addome di sua madre Coronide – Wikipedia, pubblico dominio
In una diversa versione del mito, è lo stesso Apollo a uccidere Coronide in un impeto di gelosia. Solo dopo, colto dal rimorso, salva il bambino e lo affida al saggio centauro Chirone, che si occuperà della sua educazione e lo introdurrà all’arte della cura.
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