Crise, sacerdote troiano del dio Apollo

Crise è un personaggio della mitologia greca, noto per essere un sacerdote di Apollo e una figura chiave all’inizio dell’epica “Iliade” di Omero.
Secondo Eustazio di Tessalonica, Crise era figlio di Ardi (o Ardys). Era il padre di Criseide, la giovane catturata dagli Achei durante la guerra di Troia. Si presume che Crise e la sua famiglia fossero originari della città di Crisa. Inoltre, Crise era il fratello di Brise, il quale, secondo alcune fonti, era il padre di Briseide, un altro personaggio legato alla vicenda dell’Iliade.

Come sacerdote devoto al dio Apollo, Crise svolge un ruolo importante nei primi eventi del poema. Quando sua figlia Criseide viene rapita dagli Achei e assegnata come bottino di guerra ad Agamennone, Crise si reca presso le navi achee per supplicare il rilascio della figlia. Portando un generoso riscatto («molto prezzo»), si rivolge rispettosamente ai due capi achei, Agamennone e Menelao, sperando di ottenere la restituzione della giovane.
Tuttavia, la sua supplica viene accolta con rabbia da Agamennone, che non solo rifiuta di accettare il riscatto, ma scaccia Crise in modo umiliante. Ferito e offeso, Crise si allontana dalle navi, invocando l’intervento del dio Apollo. Rispondendo alla preghiera del suo fedele sacerdote, Apollo scende dal cielo infuriato e scatena la sua vendetta sugli Achei. Il dio manda una terribile pestilenza che decima i guerrieri e colpisce anche gli animali, uccidendo molti «giumenti e presti veltri» (cavalli e cani da caccia). Questo evento segna l’inizio di una crisi all’interno del campo acheo, che avrà ripercussioni su tutto lo svolgimento dell’Iliade.

Questa vicenda non solo sottolinea il potere di Apollo e l’importanza del rispetto verso i sacerdoti e le divinità, ma introduce anche i temi del conflitto e delle conseguenze delle decisioni impulsive che attraverseranno tutto il poema epico.

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