Egesta, personaggio della mitologia greca, è al centro di diverse leggende che descrivono il suo arrivo in Sicilia:
- Una delle versioni più note è raccontata da Servio. Secondo questo mito, Laomedonte, re di Troia, offese Apollo e Poseidone, rifiutandosi di pagarli per aver costruito le mura della città.
In segno di vendetta, gli dei scagliarono sciagure contro Troia: Poseidone scatenò un mostro marino che devastava le coste, mentre Apollo diffondeva una terribile epidemia. Consultato sull’unico modo per placare l’ira divina, Apollo rivelò che il sacrificio di giovani nobili al mostro era l’unica soluzione. Per salvarsi, molte famiglie troiane decisero di mandare i loro figli all’estero. Tra questi vi era Egesta, che il padre Ippote affidò a dei mercanti diretti in Sicilia. Giunta lì, Egesta incontrò Crimiso, un dio fluviale, che la sposò. Dalla loro unione nacque Egeste, il fondatore della città di Segesta. - Una diversa tradizione, tramandata da Licofrone, narra che Egesta fosse figlia del troiano Fenodamante. In questa versione, Fenodamante suggerì ai suoi concittadini di sacrificare Esione, figlia di Laomedonte, al mostro marino per salvare la città. Esione, in segno di vendetta, ordinò che le tre figlie di Fenodamante fossero abbandonate in Sicilia, esposte alle belve. Tuttavia, grazie all’intervento della dea Afrodite, le fanciulle si salvarono. Una di esse, Egesta, sposò Crimiso, con cui ebbe un figlio, Egeste, che fondò non solo Segesta, ma anche le città di Erice ed Entella.
Agora di Entella – Wikipedia – User: Davide Mauro, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0
- Un’altra tradizione narra che Egesta, figlia di Ippostrato, dopo il suo soggiorno in Sicilia, tornò a Troia. Lì sposò Capi, con il quale ebbe un figlio, Anchise, noto nella mitologia greca per essere il padre di Enea, uno dei personaggi chiave dell’epica greca e romana.
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