Nell’oscurità profonda degli abissi marini, tra le onde impetuose e i venti furiosi, dimora Euribia, l’incarnazione stessa della forza selvaggia e indomabile del mare.
Antica come il tempo, figlia di Ponto e Gea, la titanide regna sulle correnti impetuose, le tempeste che squarciano il cielo e i flutti che si infrangono con violenza contro le scogliere.

Quando la sua collera si desta, il mare diviene un mostro urlante. I marinai, piccoli e fragili di fronte alla sua furia, sussurrano preghiere nelle lingue del vento, sperando di placare la sua ira. Le onde, come artigli di una belva furente, inghiottono navi e sogni, trascinando nei fondali i resti di chi ha osato sfidarla. Non esiste pietà nelle acque scatenate di Euribia, solo la cruda potenza di una natura che non conosce padroni.

Eppure, nella sua distruzione si cela anche un ordine segreto. Euribia non è solo caos, ma equilibrio. Conosce le correnti, guida le tempeste, impone la sua legge agli oceani. È la signora dell’ignoto, la forza che fa tremare, ma anche la saggezza che governa il mare.

Così, ogni tempesta è un monito: il mare non appartiene all’uomo, ma a lei. E quando il vento soffia forte e le onde si alzano minacciose, è il suo spirito che danza tra le acque, ricordando a tutti che il mare, nella sua bellezza e violenza, è dominio eterno di Euribia.

.

 

Condividi: