Euriganea (o Euryganeia) è una figura poco nota della mitologia greca, ricordata come una delle spose di Edipo. Il suo ruolo è avvolto nell’ombra della ben più celebre Giocasta, ma alcuni racconti la menzionano come la madre dei figli di Edipo, tra cui Eteocle, Polinice, Antigone e Ismene.
Secondo alcune versioni del mito, Euriganea sarebbe stata la seconda moglie di Edipo, sposata dopo la tragica scoperta del suo incesto con Giocasta. Dopo che quest’ultima si tolse la vita, Edipo avrebbe trovato in Euriganea una nuova compagna, e da lei sarebbero nati i suoi discendenti. Questa versione contrasta con il racconto più noto, in cui Giocasta è la madre di tutti i figli di Edipo.

Resti della Cadmea, la fortezza centrale dell’antica Tebe – Wikipedia – Autore Nefasdicere, lavoro proprio rilasciato con licenza CC BY-SA 3.0
La figura di Euriganea compare in alcune fonti più tarde, come un frammento dello storico Ellanico di Lesbo, ma è quasi del tutto assente nelle tragedie classiche. Il suo ruolo potrebbe derivare dal tentativo di risolvere una contraddizione nel mito: il senso di colpa di Edipo per il matrimonio con sua madre avrebbe reso problematico il fatto che i suoi figli fossero nati proprio da quell’unione. Introdurre Euriganea come madre alternativa potrebbe essere stato un modo per attenuare l’orrore dell’incesto nella tradizione mitologica.
Nonostante la sua scarsa presenza nei testi antichi, Euriganea rappresenta una possibile alternativa alla versione più cupa e tragica della storia di Edipo. Il suo nome, legato al destino della casa di Tebe, è una traccia dimenticata di come i miti si siano evoluti e adattati nel tempo.
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