Fegeo era un re dell’antica Psofide (o Psofi) in Arcadia, figlio del dio fluviale Alfeo, una figura minore ma significativa della mitologia greca. Diverse fonti forniscono nomi differenti per i suoi tre figli: Pausania li identifica come Alfesibea, Temeno e Assione, mentre Apollodoro li chiama Arsinoe, Pronoo e Agenore.
Nonostante le discrepanze nei nomi, le vicende dei figli di Fegeo non seguono percorsi.
Quando Fegeo era al potere, la città di Psofide era conosciuta come Fegia, dal nome del suo sovrano. Durante il suo regno, giunse in città Alcmeone, figlio di Anfiarao e capo degli Epigoni.
Alcmeone, perseguitato dalla follia e dalle Erinni dopo aver ucciso sua madre Erifile, vagava disperato per la Grecia.
Fegeo, colpito dal suo stato, lo accolse e lo purificò dal terribile crimine. Come segno di riconciliazione, gli offrì in sposa sua figlia, che secondo le fonti era Alfesibea (Pausania) o Arsinoe (Apollodoro). A questa figlia furono donati, come regalo di nozze, il peplo e la famosa Collana di Armonia, oggetti magici e di grande valore
Tuttavia, la permanenza di Alcmeone portò sventura alla terra, che divenne sterile a causa della maledizione legata al suo crimine. Su consiglio dell’oracolo di Delfi, Alcmeone si recò al fiume Acheloo, dove ricevette un’ulteriore purificazione e sposò Calliroe, figlia del dio fluviale Acheloo.
Calliroe, desiderosa di possedere la Collana e il peplo di Armonia, chiese ad Alcmeone di recuperarli.
Così, Alcmeone tornò a Psofide e, con l’inganno, convinse Fegeo a restituirgli i preziosi oggetti, fingendo di doverli donare a Delfi per placare gli dèi.
Fegeo, ignaro dell’inganno, acconsentì. Tuttavia, quando scoprì la verità attraverso un servo, ordinò ai suoi figli di tendere un’imboscata ad Alcmeone e di assassinarlo. Così, Alcmeone fu brutalmente ucciso dai figli di Fegeo.
La vendetta non tardò ad arrivare. Calliroe, appresa la morte del marito, pregò Zeus di far crescere rapidamente i loro due giovani figli, Anfotero e Acarnano, per aiutarla a vendicare la morte del padre. Zeus esaudì la sua richiesta, e i due fratelli, ormai adulti, partirono alla volta di Psofide.
Prima uccisero i figli di Fegeo sulla strada per Delfi, poi, arrivati in città, assassinarono lo stesso Fegeo e sua moglie, vendicando così Alcmeone e ponendo fine alla famiglia reale di Psofi.
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