Fetonte, figura della mitologia greca, era il figlio del dio del Sole, Elio, e della ninfa Climene. Desideroso di dimostrare ai suoi amici la sua origine divina, Fetonte chiese al padre di permettergli di guidare il carro del Sole.
Elio, sebbene riluttante, accettò di esaudire la richiesta. Tuttavia, l’inesperienza del giovane si rivelò fatale: incapace di controllare i cavalli infuocati, Fetonte causò un disastro cosmico.
I destrieri divini, imbizzarriti, portarono il carro prima troppo in alto, bruciando parte del cielo e creando, secondo un’antica interpretazione, la Via Lattea. Successivamente, scesero troppo vicino alla Terra, trasformando la Libia in un arido deserto.
Per fermare la distruzione, Zeus intervenne con un fulmine che colpì Fetonte, facendolo precipitare presso le foci del fiume Eridano, identificato da alcuni con l’attuale Po, vicino a Crespino.
Le sorelle di Fetonte, conosciute come Eliadi, piansero la sua tragica fine.
Gli dèi, mossi a pietà, le trasformarono in pioppi lungo le rive del fiume, e le loro lacrime, cadendo, si cristallizzarono in ambra. Questo episodio è ricordato in molte opere letterarie, tra cui i versi della Metamorfosi di Ovidio.
Fetonte, un simbolo nella letteratura e nella cosmologia
Dante Alighieri fa riferimento al mito di Fetonte nella Divina Commedia. Nel Purgatorio (IV, 71-72), lo cita in relazione all’eclittica, definendola “la strada che mal non seppe carreggiar Fetòn”. Un altro richiamo si trova nell’Inferno (XVII, 106-108), quando paragona il rischio del volo sopra Gerione alla paura di Fetonte nel perdere il controllo del carro.
Alcuni studiosi moderni, tra cui gli astronomi Victor Clube e Bill Napier, hanno suggerito che la leggenda di Fetonte possa rappresentare una narrazione mitizzata di un evento reale, come l’impatto di un asteroide o di una cometa. In particolare, il fenomeno di Tunguska, verificatosi nel 1908, offre alcune analogie. La descrizione di una luce accecante, un calore intenso e il sollevamento di polveri che oscurano il cielo ricordano elementi del racconto mitologico.
È possibile che antichi osservatori abbiano trasformato un evento catastrofico in una storia simbolica, legandola ai temi del divino e del cosmico.
.