Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli nel 1598, figlio dello scultore Pietro Bernini, uno degli artisti più importanti del suo tempo. Fin da giovane ebbe l’opportunità di lavorare nella bottega paterna, entrando presto in contatto con l’arte antica e affinando il suo talento.

Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto (1623 circa) – Wikipedia, pubblico dominio
Già in adolescenza scolpiva il marmo con grande maestria. Una delle sue prime opere documentate è il monumento al vescovo G.B. Santoni, visibile nella basilica di Santa Prassede a Roma. Poco dopo, iniziò a ricevere importanti commissioni, tra cui quelle del cardinale Scipione Borghese. La sua prima grande opera fu il gruppo scultoreo Plutone e Proserpina, inizialmente collocato nella villa Ludovisi. Successivamente, entrò nelle grazie della potente famiglia Barberini, per la quale realizzò numerose opere.
Durante il pontificato di Urbano VIII, Bernini divenne uno dei protagonisti assoluti del Barocco. Tra le sue opere architettoniche più celebri spicca la chiesa di Sant’Andrea al Quirinale. Tra il 1656 e il 1667 fu impegnato nella progettazione e realizzazione di Piazza San Pietro, affrontando e risolvendo complesse questioni architettoniche ed estetiche.
La sua influenza sull’arte europea avrebbe potuto essere ancora più significativa se il re di Francia, Luigi XIV, non avesse scelto di affidare il progetto del Louvre ad altri architetti. Tuttavia, alcune delle bozze dei suoi progetti circolarono in diversi paesi e lasciarono il segno su alcune delle realizzazioni dell’epoca.
Oltre alle sue opere architettoniche, Bernini fu un eccezionale scultore. Tra le sue creazioni più straordinarie si annoverano L’Estasi di Santa Teresa, La Verità svelata dal Tempo, La Beata Ludovica Albertoni, San Giovanni Battista e Apollo e Dafne.
Gian Lorenzo Bernini si spense a Roma nel novembre del 1680, nella sua residenza di Via della Mercede, tuttora esistente. Nelle vicinanze della sua ultima dimora si trovano gli angeli di Sant’Andrea delle Fratte, inizialmente destinati alla Via Crucis di Ponte Sant’Angelo, dove oggi si trovano invece delle copie.
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![]() Gianlorenzo Bernini – L’Estasi di Santa Teresa. Transetto occidentale di Santa Maria della Vittoria (XVII secolo) Roma. – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Gian Lorenzo Bernini – Ratto di Proserpina – Galleria Borghese – Rome, Italy – Wikipedia, pubblico dominio |
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![]() L’Ermafrodito Borghese. Marmo greco, copia romana del II secolo d. C. da un originale ellenistico del II secolo a.C., restaurato nel 1619 da David Larique. Materasso in marmo di Carrara realizzato da Gianlorenzo Bernini nel 1619 su richiesta del cardinale Borghese. – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Apollo e Daphne by Bernini – Galleria Borghese (Wikipedia – Pubblico dominio) |
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![]() Bernini – Statua della Beata Ludovica Alberoni – Particolare – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Gian Lorenzo Bernini – David – Galleria Borghese – Wikipedia – Foto:Jk1677 e un altro autore, opera propria rilasciata con licenza CC0 |
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![]() Gian Lorenzo Bernini – Fontana del Moro Roma, Piazza Navona (Il nome di Tritone è applicato spesso non ad una sola divinità, ma a tutta una serie di altre creature facenti parte della famiglia di Poseidone) – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Gian Lorenzo Bernini – La Barcaccia; Piazza di Spagna, Roma – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Gian Lorenzo Bernini – Fontana del Tritone, in Piazza Barberini a Roma – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Piazza San Pietro dalla cupola della Basilica di San Pietro a Città del Vaticano. Architetto: Gian Lorenzo Bernini. – Wikipedia – Autore foto: valyag, opera propria riladiata con licenza CC BY-SA 3.0 |
![]() Chiesa di Santa Maria Assunta ad Ariccia (progettata da Gian Lorenzo Bernini nel XVII secolo) – Wikipedia – Autore foto: Janchan, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0 |
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