Giovanni Francesco Romanelli, conosciuto anche come “il Viterbese” o “il Raffaellino“, nacque a Viterbo intorno al 1610. All’età di circa 14 anni si recò a Roma per intraprendere la carriera artistica, e ben presto riuscì ad inserirsi negli ambienti influenti grazie al patrocinio del Cardinale Francesco Barberini.
Durante la sua formazione, Romanelli fu allievo di due dei più importanti maestri del tempo: Domenichino e Pietro da Cortona, quest’ultimo considerato il principale esponente della pittura barocca romana.
Sotto la protezione dei Barberini, Romanelli riuscì a consolidare la sua reputazione, rimanendo molto attivo a Roma.
Tuttavia, con la morte di papa Urbano VIII e l’ascesa di papa Innocenzo X, la famiglia Barberini cadde in disgrazia e Romanelli perse il suo principale protettore.
Fu in questo periodo che ricevette una prestigiosa chiamata dalla corte francese, grazie al Cardinale Mazarino. A Parigi, Romanelli realizzò un ciclo di affreschi ispirato alle Metamorfosidi Ovidio
A Parigi, Romanelli fu incaricato di dipingere gli appartamenti di Anna d’Austria, madre di Luigi XIV, nel Palazzo del Louvre.
Il suo talento e il prestigio delle sue opere gli valsero l’onore di essere insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine di San Michele, conferitogli dal re Luigi XIV.
Negli ultimi anni della sua vita, Romanelli tornò nella sua città natale, Viterbo, dove realizzò le sue ultime opere..
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