
L’evangelista Giovanni scrive il Libro dell’Apocalisse. Dipinto di Hieronymus Bosch (1505). – Wikipedia, pubblico dominio
L’Apocalisse di Giovanni, ultimo libro del Nuovo Testamento, offre una rappresentazione altamente simbolica e visionaria della lotta tra il bene e il male, in cui gli angeli svolgono un ruolo di primo piano.
Questi esseri celesti non solo fungono da messaggeri divini, ma agiscono anche come esecutori della volontà di Dio, strumenti di giudizio e custodi della storia della salvezza.
Uno degli aspetti fondamentali degli angeli nell’Apocalisse è la loro funzione di messaggeri. Fin dall’inizio, l’angelo del Signore appare a Giovanni per rivelargli la visione divina (Ap 1,1). Questo elemento richiama la tradizione biblica in cui gli angeli agiscono come intermediari tra Dio e l’umanità.

Dal foglio 13v dell’Apocalisse di Bamberga (Staatsbibliothek, MS A. II. 42) L’agnello e il libro con i sette sigilli – Wikipedia, pubblico dominio
Nel capitolo 8 dell’Apocalisse, sette angeli ricevono sette trombe che annunciano una serie di eventi catastrofici. Ogni suono di tromba introduce un nuovo atto del giudizio divino, culminando nel trionfo finale di Dio. Questi angeli non sono semplici spettatori, ma agenti attivi della giustizia divina.
Nel capitolo 7, quattro angeli sono posti ai quattro angoli della terra per trattenere i venti della distruzione fino al sigillamento dei servi di Dio. Questo episodio evidenzia la funzione protettiva degli angeli nei confronti dei credenti, sottolineando la sovranità divina anche nei momenti di crisi.
Uno degli episodi più iconici dell’Apocalisse è la battaglia tra Michele e i suoi angeli contro il drago e i suoi seguaci (Ap 12,7-9).

Raffaello – San Michele ed il drago – Wikipedia, pubblico dominio
L’arcangelo Michele emerge come un guerriero potente che guida le schiere celesti alla vittoria contro le forze del male, rafforzando l’immagine degli angeli come difensori della giustizia divina.
In Apocalisse 10, appare un angelo con un libro aperto che ordina a Giovanni di mangiarlo. Il gesto simboleggia l’assimilazione della parola di Dio e il compito del profeta di trasmettere il messaggio divino. Qui, l’angelo assume il ruolo di mediatore tra la sapienza divina e il profeta umano.
Nell’ultimo giudizio, gli angeli accompagnano il ritorno di Cristo e separano i giusti dai malvagi (Ap 14,6-20). La loro presenza sottolinea l’ordine divino e l’attuazione del piano escatologico di Dio, culminando nella vittoria definitiva del bene sul male.
Gli angeli nell’Apocalisse di Giovanni sono figure centrali che incarnano il potere, la giustizia e la misericordia di Dio. Essi svolgono ruoli diversi – da messaggeri a guerrieri, da custodi a strumenti di giudizio – mostrando l’interazione tra il divino e la storia umana.
La loro presenza nel testo apocalittico non solo amplifica il senso di grandiosità della rivelazione, ma offre anche una prospettiva teologica sul ruolo degli angeli nella realizzazione del piano divino per l’umanità.
Vedi anche:
-
- Gli Angeli custodi
- I tre Arcangeli
- San Tommaso descrive gli angeli
.
.