Guglielmo Tell è un personaggio la cui figura ha affascinato storici e studiosi per secoli, ma nonostante le ricerche, si concorda sul fatto che si tratti di una leggenda.
Non esistono infatti prove storiche che confermino l’esistenza di questo eroe, sebbene la sua storia sia strettamente legata alla nascita della Confederazione Svizzera, avvenuta il 1° agosto 1291.
Secondo la tradizione, Guglielmo Tell era un contadino di Bürglen, nel cantone di Uri.
La sua vicenda inizia quando si rifiutò di rendere omaggio a un’insegna degli invasori austriaci. Per punizione, il governatore lo costrinse a dimostrare la sua abilità di tirare scoccando una freccia contro una mela posta sulla testa del figlio. Tell, conosciuto come il miglior arciere della valle, riuscì nell’impresa, ma rivelò di avere una seconda freccia destinata al governatore nel caso avesse fallito il primo colpo. Per questa confessione, venne l’arresto.
La leggenda assume poi toni eroici e drammatici: Tell riesce a fuggire dalla prigionia e tende un’imboscata al governatore, uccidendolo. Questo avrebbe scatenato la ribellione dei cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo contro gli Asburgo, portando alla formazione del patto d’alleanza. Tuttavia, secondo gli archeologi, la cacciata degli austriaci non fu immediata e i castelli da loro occupati vennero abbandonati soltanto nel XV secolo,
Nel XIX secolo, durante il periodo romantico, la figura di Guglielmo Tell venne riscoperta e celebrata come simbolo della lotta per la libertà individuale e politica, grazie soprattutto al dramma Wilhelm Tell di Friedrich von Schiller.
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