I quattro elementi classici e le loro relazioni – Wikipedia, pubblico dominio

Ai quattro elementi fondamentali della natura (fuoco, acqua, terra e aria) Aristotele ne aggiunse un quinto, chiamato etere, che, secondo la sua concezione, costituiva la materia delle sfere celesti.
Questo elemento, noto in latino come Æther e sinonimo di quintessenza (quinta essentia), si distingueva dagli altri per le sue proprietà uniche.

Aristotele credeva che l’etere fosse eterno, immutabile, senza peso e trasparente.

Proprio per questa sua incorruttibilità, il cosmo era considerato un luogo perfetto e immutabile, in contrasto con la Terra, caratterizzata dal cambiamento e dalla trasformazione continua.

Busto di Aristotele – Marmo, copia romana di un originale greco di Lisippo (330 a.C. ca.). – Wikipedia, pubblico dominio

Nel Medioevo, gli alchimisti attribuirono all’etere un ruolo centrale nella ricerca della pietra filosofale. Lo consideravano la forza vitale dei corpi, un elisir capace di donare lunga vita e perfino l’immortalità. Secondo i loro scritti:
“Quella cosa che muta i metalli in oro possiede altre virtù straordinarie: come, ad esempio, conservare la salute umana integra sino alla morte e di non lasciar passare la morte (se non dopo due o trecento anni). Anzi, chi la sapesse usare potrebbe rendersi immortale. Questo lapis non è certamente nient’altro che seme di vita, gheriglio e quintessenza dell’intero universo, da cui gli animali, le piante, i metalli e gli stessi elementi traggono sostanza.”

Questa concezione dell’etere come principio vitale universale era profondamente radicata nei sistemi filosofici antichi.

L’idea di una sostanza primordiale si ritrova anche in Platone, il quale rielaborò il pensiero di Pitagora e lo rese più accessibile. Secondo la sua visione, il Kosmos era il “Figlio”, nato dall’unione tra il Pensiero Divino (Padre) e la Materia (Madre).

Oggi, la scienza moderna guarda con scetticismo alla cosmolatria, ossia l’adorazione del cosmo, considerandola una superstizione. Tuttavia, come suggerì un noto scienziato francese, prima di liquidare del tutto queste concezioni, la scienza dovrebbe rivedere completamente il proprio approccio all’educazione cosmologica e pneumatologica.

 

vedi anche:

  • Etere, una delle divinità primordiali
  • I “quattro elementi” secondo Empedocle
  • I primi quattro numeri naturali: la Tetraktys pitagorica

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