Imhotep è una figura storica di straordinaria importanza, ricordato come uno dei più brillanti funzionari dell’antico Egitto.
Servì come alto consigliere e maestro costruttore sotto il faraone Zoser durante la terza dinastia.
A lui si attribuisce l’introduzione della costruzione con pietra tagliata e la stesura di un testo di istruzioni pratiche, probabilmente un’opera fondamentale nella trasmissione del sapere tecnico.
Imhotep è tradizionalmente considerato l’architetto della celebre piramide a gradoni di Saqqara, un capolavoro che segnò una svolta nell’architettura monumentale egizia.
Nelle rappresentazioni artistiche, appare spesso seduto con un rotolo di papiro sul grembo, simbolo non solo del sapere ma anche del suo ruolo di oracolo. Con il tempo, la sua figura trascese quella di un semplice uomo: venne deificato, un onore rarissimo per chi non fosse di sangue reale. Questa trasformazione lo rese il simbolo della saggezza dello scriba e il dio delle arti creative, della scienza e dell’architettura.
Nell’antico Egitto, l’elevazione di un mortale al rango di divinità era un evento eccezionale. Mentre il faraone godeva di una posizione divina per diritto di nascita, i funzionari e gli scribi, per quanto importanti, non raggiungevano mai una simile apoteosi.
Imhotep, invece, fu uno dei pochi a infrangere questa regola, grazie al suo impatto straordinario sulla cultura e la società egizia.
Un parallelo è rappresentato da Amenhotep, figlio di Hapu, un altro alto funzionario e scriba deificato sotto il regno di Amenhotep III. Tuttavia, quest’ultimo non raggiunse mai il livello di venerazione riservato a Imhotep.
Imhotep non fu solo un genio architettonico, ma anche una figura emblematica della civilizzazione. In qualità di costruttore e visionario, rappresentava il progresso tecnologico e sociale dell’Egitto, il primo grande stato-nazione, nato dall’unione del Basso e dell’Alto Egitto. Al di là delle sue opere, il suo ruolo di pacificatore ne sottolinea il significato simbolico: un mediatore che incarnava l’ideale della coesistenza pacifica, un valore che continua a ispirare il mondo moderno.
Imhotep rappresentava anche il progresso nelle capacità linguistiche e tecnologiche, anticipando in qualche modo le attuali reti globali di comunicazione. Protettore degli scribi e degli studiosi, è ricordato come un sostenitore delle scienze e delle arti occulte. Inoltre, con il capo rasato come un sacerdote, egli era venerato come protettore dei medici, collegando la medicina alla spiritualità. Questa associazione suggerisce che le radici della scienza medica e della cura spirituale possano avere una comune origine nella ricerca del sapere e del benessere.
Mentre nell’antichità la conoscenza incarnata da Imhotep era riservata a un’élite colta, oggi il suo lascito può essere riconosciuto nelle infinite risorse di sapere e innovazione accessibili a milioni di persone in tutto il mondo. La sua figura rimane un simbolo universale di saggezza, ingegno e progresso.
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