Jean-Honoré Fragonard – Autoritratto con volto sorridente – Louvre Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard (1732-1806), fin dalla sua infanzia, mostrò un’inclinazione naturale verso l’arte. Nonostante i primi tentativi del padre di indirizzarlo verso una carriera più stabile come apprendista notaio, il suo talento venne notato dal famoso pittore François Boucher, che lo introdusse nel laboratorio di Jean-Baptiste-Siméon Chardin. Dopo sei anni di formazione, all’età di quattordici anni, Fragonard tornò da Boucher, che lo aiutò a sviluppare ulteriormente il suo stile e gli affidò la realizzazione di copie delle proprie opere per i committenti.

Nel 1756, Fragonard partì per Roma, accompagnato dall’amico e collega Hubert Robert, anch’egli vincitore del prestigioso Prix de Rome. Nella Città Eterna, Fragonard trovò ispirazione in statue, grotte, fontane e giardini, elementi che sarebbero diventati ricorrenti nelle sue opere. Inoltre, l’influenza di Giovanni Battista Tiepolo lasciò un’impronta indelebile sulla sua arte. Dopo cinque anni in Italia, tornò in Francia nel 1761, facendo tappa a Firenze e Bologna durante il viaggio.

Nel 1765, completò l’opera “Corsus e Callirhoe“, che gli valse l’ammissione all’Accademia e l’elogio di Denis Diderot.
Il re acquistò l’opera, segnando un importante traguardo nella carriera di Fragonard. Verso la fine del decennio, sposò Marie-Anne Gérard, una pittrice miniaturista originaria di Grasse, con cui ebbe una figlia, Rosalie.

Nel 1771, Fragonard ricevette una prestigiosa commissione da Madame du Barry, l’ultima amante di Luigi XV, per una serie di quattro dipinti intitolata “I progressi dell’Amore nel cuore di una giovane“, che comprendeva opere come “La poursuite“, “La Surprise“, “L’Amour couronné” e “La lettre d’amour“.

Nel 1773, Fragonard accettò di accompagnare il Fermier Général Pierre-Jacques-Onésyme Bergeret de Grandcourt in un viaggio attraverso l’Europa centrale e l’Italia, visitando città come Vienna, Praga, Dresda, Francoforte e Strasburgo. Al suo ritorno in Francia nel 1774, continuò la sua attività artistica.

Nel 1780 nacque il suo secondo figlio, Alexandre-Evariste, ma poco tempo dopo, la sua prima figlia, Rosalie, morì tragicamente all’età di diciannove anni. Con l’arrivo della Rivoluzione Francese, Fragonard fu costretto ad abbandonare Parigi nel 1790 e a rifugiarsi a Grasse presso l’amico Alexandre Maubert. Tuttavia, nel 1791 poté fare ritorno nella capitale e, nel 1793, grazie all’intercessione di Jacques-Louis David, venne nominato Conservatore del Museo del Louvre.

Nonostante la nomina prestigiosa, la carriera di Fragonard entrò in una fase di declino. Con l’avvento del Primo Impero e la riorganizzazione del Louvre, venne allontanato dal suo incarico nel 1805, precipitando in condizioni di indigenza.
Grazie all’aiuto dell’amico Veri, trovò rifugio nelle gallerie del Palais Royal.

Jean-Honoré Fragonard, uno dei più importanti esponenti del rococò e uno dei maggiori artisti francesi del XVIII secolo, morì il 22 agosto 1806 a Parigi, all’età di settantaquattro anni, probabilmente a causa di una congestione cerebrale o di una grave depressione.

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Jean-Honoré Fragonard – Allegoria della Musica – Norton Simon Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Allegoria della vigilanza – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Diana ed Endimione – National Gallery of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Venere e Cupido – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Venere e Cupido (Giorno) – Galleria nazionale d’Irlanda – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Pigmalione –
Musée du Berry – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Geroboamo offre sacrificio per l’idolo – École nationale supérieure des beaux-arts – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Educazione della Vergine – Fine Arts Museums of San Francisco – Wikipedia, pubblico dominio

Jean-Honoré Fragonard – Riposo durante la fuga in Egitto – Wikipedia, pubblico dominio

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