Nell’oscura profondità delle origini, quando ancora la luce e le tenebre non avevano tracciato i loro confini, Forco e Ceto, divinità marine, fratello e sorella generati dal Caos, si unirono dando vita a creature misteriose e temute: le Fòrcidi. Da questa unione primigenia nacquero esseri fuori dal tempo, simboli di sapienza arcana e terrore: le Graie, le Gorgoni e un mostruoso serpente che strisciava silenzioso, a guardia dei pomi d’oro nelle caverne custodite dalle Esperidi.
Le Graie, tre sorelle dal nome antico — Enio, Perfredo e Dino — vennero al mondo già vecchie. Portavano sulle spalle la stanchezza di ere dimenticate, avevano i capelli d’argento sin dalla nascita e tra tutte condividevano un unico occhio e un solo dente, che si scambiavano a turno con movimenti rituali, come segni di un sapere perduto. Vivevano in un luogo che pochi avrebbero osato raggiungere: all’estremo confine del mondo, oltre l’Oceano sacro, vicino al regno della Notte, presso la dimora incantata delle Esperidi dalla voce melodiosa.
Esse erano le guardiane delle Gorgoni, loro sorelle, creature dallo sguardo pietrificante. Steno ed Euriale erano immortali, invulnerabili alle offese del tempo. Ma Medusa, la più giovane e bella un tempo, era mortale: la sua sorte avrebbe legato per sempre il suo nome alla leggenda e al fato degli eroi.
Quando l’eroe Perseo, figlio di Zeus e della mortale Danae, ricevette dal fato il compito di uccidere Medusa, si avventurò fino alla dimora delle Graie. Con ingegno e astuzia, approfittando della loro cecità alternata, sottrasse loro il prezioso occhio e il dente, ricattandole con parole fredde come la pietra. Solo in cambio del segreto sul nascondiglio delle Gorgoni acconsentì a restituirli.
Le Graie, legate dalla legge dell’Olimpo e del Destino, gli rivelarono l’occulto sentiero e gli offrirono anche i tre doni degli dèi: l’elmo dell’invisibilità, forgiato per Ade; i calzari alati, dono di Hermes; e la kibisis, la bisaccia incantata, capace di contenere l’orrore della testa mozzata della Gorgone.

Edward Burne-Jones – Perseo e le Graie – Wikipedia, pubblico dominio
Solo allora, dopo aver ottenuto quanto desiderava, Perseo restituì l’occhio e il dente, lasciando le Graie al loro eterno crepuscolo, veglianti in silenzio sul margine del mondo, là dove la luce sfuma e comincia il regno dell’Ombra.
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