Nell’oscura profondità delle origini, quando ancora la luce e le tenebre non avevano tracciato i loro confini, Forco e Ceto, divinità marine, fratello e sorella generati dal Caos, si unirono dando vita a creature misteriose e temute: le Fòrcidi. Da questa unione primigenia nacquero esseri fuori dal tempo, simboli di sapienza arcana e terrore: le Graie, le Gorgoni e un mostruoso serpente che strisciava silenzioso, a guardia dei pomi d’oro nelle caverne custodite dalle Esperidi.

Le Graie, tre sorelle dal nome antico — Enio, Perfredo e Dino — vennero al mondo già vecchie. Portavano sulle spalle la stanchezza di ere dimenticate, avevano i capelli d’argento sin dalla nascita e tra tutte condividevano un unico occhio e un solo dente, che si scambiavano a turno con movimenti rituali, come segni di un sapere perduto. Vivevano in un luogo che pochi avrebbero osato raggiungere: all’estremo confine del mondo, oltre l’Oceano sacro, vicino al regno della Notte, presso la dimora incantata delle Esperidi dalla voce melodiosa.

Perseo e le Graie in un’illustrazione di Helen Stratton – Wikipedia, pubblico dominio

Esse erano le guardiane delle Gorgoni, loro sorelle, creature dallo sguardo pietrificante. Steno ed Euriale erano immortali, invulnerabili alle offese del tempo. Ma Medusa, la più giovane e bella un tempo, era mortale: la sua sorte avrebbe legato per sempre il suo nome alla leggenda e al fato degli eroi.

Quando l’eroe Perseo, figlio di Zeus e della mortale Danae, ricevette dal fato il compito di uccidere Medusa, si avventurò fino alla dimora delle Graie. Con ingegno e astuzia, approfittando della loro cecità alternata, sottrasse loro il prezioso occhio e il dente, ricattandole con parole fredde come la pietra. Solo in cambio del segreto sul nascondiglio delle Gorgoni acconsentì a restituirli.

Le Graie, legate dalla legge dell’Olimpo e del Destino, gli rivelarono l’occulto sentiero e gli offrirono anche i tre doni degli dèi: l’elmo dell’invisibilità, forgiato per Ade; i calzari alati, dono di Hermes; e la kibisis, la bisaccia incantata, capace di contenere l’orrore della testa mozzata della Gorgone.

Edward Burne-Jones – Perseo e le Graie – Wikipedia, pubblico dominio

Solo allora, dopo aver ottenuto quanto desiderava, Perseo restituì l’occhio e il dente, lasciando le Graie al loro eterno crepuscolo, veglianti in silenzio sul margine del mondo, là dove la luce sfuma e comincia il regno dell’Ombra.

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