Eustache Le Sueur – Le Muse Melpomene, Erato e Polyhymnia (1652-55) – Wikipedia, pubblico dominio

Gustave Moreau – Melpomene nel dipinto “Esiodo e la musa” (1891) – Wikipedia, pubblico dominio

Melpomene era inizialmente la musa del canto e dell’armonia musicale, ma in seguito divenne la musa della tragedia, forse a causa del suo legame con Dioniso.

La tragedia è una delle forme più antiche del teatro, nata nella Grecia del VI secolo a.C. dalla tradizione poetica e religiosa. Era dedicata a Dioniso, il dio del vino e dell’estasi, e celebrata con danze, canti e solenni festività in suo onore.

Melpomene viene solitamente raffigurata con un aspetto maestoso e severo, indossando un ricco abito e i coturni, i tipici sandali tragici. Tiene tra le mani una maschera tragica e, talvolta, uno scettro e un pugnale insanguinato, simboli del dramma e del pathos teatrale.

Secondo alcune tradizioni, dall’unione tra Melpomene e il dio fluviale Acheloo nacquero le Sirene, creature dal canto ammaliante, con testa di donna e corpo di uccello (o, secondo altre versioni, di pesce), capaci di incantare i marinai e trascinarli alla rovina. Altre fonti indicano Melpomene come madre del musico Tamiri.

Le sue sorelle, le altre Muse, sono:

    • Calliope, musa della poesia epica

    • Clio, musa della storia

    • Euterpe, musa della poesia lirica

    • Tersicore, musa della danza

    • Erato, musa della poesia erotica

    • Talia, musa della commedia

    • Polimnia, musa degli inni

    • Urania, musa dell’astronomia

 

.

Condividi: