Secondo una delle versioni del mito, Menelao è figlio di Atreo ed Erope. Tuttavia, altre fonti, come Apollodoro, indicano che i suoi genitori fossero Plistene ed Erope. In questo caso, Menelao e suo fratello Agamennone furono cresciuti dal nonno Atreo, dopo la morte prematura del padre.
Quando Tindaro, re di Sparta, decise di dare in sposa sua figlia Elena, temeva possibili vendette da parte dei pretendenti che non fossero stati scelti. Seguendo il consiglio di Odisseo, stabilì che Elena avrebbe scelto il proprio marito, ma solo dopo che tutti i candidati avessero giurato di rispettare la sua decisione e di difendere il matrimonio da qualsiasi minaccia futura. Elena alla fine scelse Menelao, e Tindaro, poco dopo, gli cedette il trono di Sparta.
Ma Afrodite, che aveva promesso a Paride la donna più bella del mondo, aiutò il principe troiano a rapire Elena, la quale venne portata via da Sparta. In seguito a questo atto, Menelao richiamò tutti i principi greci, ricordando loro il giuramento prestato, e in breve tempo la spedizione contro Troia fu organizzata, con Agamennone al comando.
Nel terzo canto dell’Iliade, Menelao affronta Paride in duello per determinare l’esito della guerra. Tuttavia, Paride viene salvato da Afrodite, che lo porta via dal campo di battaglia e lo ricongiunge immediatamente con Elena.
Nel quarto canto, Menelao viene ferito da una freccia scagliata dall’arciere troiano Pandaro, incitato da Atena. Questo evento rompe la breve tregua tra i due eserciti e riaccende gli scontri.
Nel settimo libro dell’Iliade, Ettore, su consiglio del fratello indovino Eleno, sfida un campione greco a duello. Menelao si offre volontario per affrontarlo, ma viene dissuaso dal fratello Agamennone, che lo ritiene troppo debole rispetto a Ettore.
Nel quarto libro dell’Odissea, Menelao racconta a Telemaco il suo difficile ritorno da Troia. Spinto da una tempesta sull’isola di Faro, fu costretto dagli dei a un lungo esilio, vagando per otto anni prima di riuscire finalmente a fare ritorno a Sparta insieme a sua moglie, Elena.
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