continua da: Il Diluvio Universale
In molte culture del mondo, esistono antichi miti che narrano di grandi diluvi, eventi catastrofici che avrebbero distrutto il mondo, lasciando solo pochi sopravvissuti. Queste storie si trovano in quasi tutti i continenti, ognuna con le proprie peculiarità.
Asia
In Cina, si racconta che gli uomini, ribellandosi agli dei, provocarono il caos nell’universo. Le acque invasero la terra, portando distruzione. I Chewong della Malesia credono che il mondo subisca ciclicamente una distruzione totale a causa di un’alluvione.
Nel Laos e nella Tailandia settentrionale, il popolo Then, abitante di un regno celeste, inflisse un diluvio agli uomini per punirli del loro rifiuto di offrire parte del cibo. Tre saggi costruirono una zattera, salvando donne, bambini e parte dell’umanità.
In Birmania, si narra di due fratelli scampati a un’immensa inondazione grazie a una zattera. In Vietnam, una leggenda racconta di un fratello e una sorella salvati da una cassa di legno contenente una coppia di ogni specie animale.
Oceania
Gli aborigeni australiani parlano di un diluvio che distrusse il mondo precedente. Per alcuni, la colpa fu del serpente cosmico Yurlunggur. Nelle Samoa e nelle Hawaii si tramanda la storia di un diluvio che cancellò quasi tutta l’umanità, lasciando in vita solo due uomini approdati nelle isole Samoa.
In Giappone, alcune tradizioni ritengono che la terra emerse dopo un ritiro delle acque di un diluvio.
Nord America
Presso gli Inuit dell’Alaska, si racconta di un terremoto e un diluvio che risparmiarono solo chi riuscì a scappare su canoe o sui monti. Simili leggende sono diffuse tra i Luiseño, gli Huroni, i Sioux e altre tribù, che parlano di una salvezza trovata sulle cime delle montagne.
Centro America
Gli Aztechi narrano che il primo periodo della storia del mondo fu distrutto da un diluvio: gli uomini si trasformarono in pesci e solo una coppia si salvò. Secondo altre versioni, sette coppie si rifugiarono in una caverna per sfuggire alla furia delle acque.
Il mito mesoamericano dei Mechoacanesecs racconta che il dio Tezcatlipoca salvò un uomo, Tezpi, insieme alla sua famiglia e agli animali, facendolo imbarcare su un’arca. Quando le acque si ritirarono, un colibrì tornò con un ramo nel becco, annunciando la fine del diluvio.
Il “Popol Vuh” dei Maya racconta che un diluvio fu scatenato dal Grande Dio per punire l’umanità, che si era dimenticata di lui.
Sud America
I Chibcha della Colombia attribuiscono un grande diluvio alla gelosia della dea Chia, moglie del dio Bochica. Bochica punì la moglie, trasformandola nella luna, e organizzò la rinascita della civiltà.
In Ecuador, i Canari ricordano due fratelli sopravvissuti. I Tupinamba del Brasile narrano che l’eroe Monan distrusse il mondo con un diluvio. Nelle Ande, le popolazioni raccontano che solo una coppia sopravvisse all’inondazione rifugiandosi in una cassa. La creazione successiva del mondo è attribuita a Viracocha.
Isole del Pacifico e altre regioni
Alle isole Figi, due giovani provocarono il diluvio uccidendo l’uccello preferito dell’Essere Supremo Dengei, che li salvò nonostante la distruzione dell’umanità.
In Cile, gli Araucani e altre popolazioni raccontano di sopravvissuti rifugiatisi su montagne altissime.
Il Diluvio di Tahiti
In tempi remoti, Tahiti venne sommersa da un’immensa ondata marina. L’intera isola fu travolta da piogge torrenziali e una tempesta furiosa, lasciando solo una coppia e gli animali che erano riusciti a salvare. Per sfuggire alla catastrofe, i due si rifugiarono sulla vetta del monte più alto, Pito-Hiti.
Dopo dieci notti interminabili, la pioggia cessò, e le acque iniziarono a ritirarsi. Grazie al coraggio della coppia, la vita poté tornare a prosperare sull’isola, segnando l’inizio di una nuova era.
Il Mito Polinesiano dell’Alluvione
Un giorno, il Nibbio e il Granchio entrarono in un feroce litigio, durante il quale il Nibbio perforò il cranio del Granchio. Per vendicarsi, il Granchio provocò un’alluvione devastante, sommergendo ogni forma di vita.
Solo una giovane coppia di sposi e gli animali a bordo della loro imbarcazione riuscirono a sopravvivere, continuando la loro esistenza in un mondo rinato.
Il Diluvio nel Mito Brasiliano: “Curt Nimuendaju”
Il grande serpente Kane-roti creò i fiumi Tocantins e Araguaia, ma un giorno le piogge incessanti fecero straripare le loro acque, sommergendo il mondo per due giorni. Gli Apinaye abbandonarono la Sierra Negra, mentre una coppia di sposi preparò tre zucche giganti riempiendole di cibo per affrontare l’alluvione.
Aggrappandosi alle zucche, riuscirono a sopravvivere. Quando le acque si ritirarono, i due costruirono una fattoria e iniziarono una nuova vita.
Un giorno, un ragazzo trovò un uccello con semi di mais nello stomaco. Seguendo questa scoperta, la comunità si recò nel luogo dove il mais cresceva rigoglioso e vi rimase fino alla stagione del raccolto.
Il Mito Africano: “La Donna che Vive di Pioggia”
Kapinga era un uomo solo fino a quando incontrò una donna misteriosa e la portò a casa con sé. La donna si rifiutava di mangiare, poiché Kapinga non conosceva il suo vero nome. In cerca di aiuto, Kapinga incontrò Kakulutu Kamunto, che gli rivelò che il nome della donna era Tumba.
Quando Kapinga e Tumba visitarono il villaggio del padre di lei, il capo impose una condizione: Kapinga avrebbe potuto riportare Tumba a casa solo in un giorno di pioggia. Dopo un lungo periodo di siccità, Kapinga tornò al villaggio, ma trovò solo un paesaggio desolato e raccolse una pietra per affilare il suo coltello.
Quando finalmente tornò durante la pioggia, il padre di Tumba lo accusò: la pietra che Kapinga aveva usato era, in realtà, il capo stesso sotto forma di roccia, ferito dal gesto. L’unione tra Kapinga e Tumba rappresentava l’incontro tra il mondo umano e quello sovrannaturale, ma la loro convivenza rimase fragile e destinata a fallire.
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