Persefone, dea della vegetazione primaverile, trascorse la sua infanzia in Sicilia, ignara del destino che l’attendeva.

Gian Lorenzo Bernini – Ratto di Proserpina – Galleria Borghese – Rome, Italy – Wikipedia, pubblico dominio

Un giorno, mentre raccoglieva fiori in compagnia di altre giovani, si allontanò dal gruppo. Improvvisamente, la terra si aprì, e dal profondo emerse Ade, signore degli inferi, che con il consenso di Zeus rapì la fanciulla per farne la sua sposa.
La giovane, strappata alla luce del giorno, venne condotta contro la sua volontà nel regno dei morti.

Demetra, madre di Persefone e dea della fertilità, si accorse presto della sua scomparsa. Per nove giorni e nove notti vagò disperata per il mondo, cercando la figlia senza sosta e senza successo. All’alba del decimo giorno, Ecate si avvicinò a lei, raccontando di aver udito le grida della ragazza ma di non essere riuscita a vedere il rapitore.
Seguendo il consiglio di Ecate, Demetra si rivolse a Elios, il Sole, che rivelò la verità: Persefone era stata presa da Ade.

La rabbia e il dolore di Demetra furono immensi. Sentendosi tradita dagli dèi, abbandonò l’Olimpo e, per vendetta, bloccò la fertilità della terra, portando carestia e disperazione tra gli uomini. Senza i frutti della terra, i sacrifici agli dèi cessarono, lasciando l’Olimpo privato delle offerte votive.

Durante il suo pellegrinare, Demetra giunse a Eleusi, in Attica, sotto le sembianze di una vecchia. Qui, il re Celeo e la regina Metanira la accolsero nella loro casa. Diventata nutrice del figlio Demofonte, Demetra si affezionò al bambino, cercando in lui un conforto per la perdita della figlia. Lo nutrì con ambrosia e tentò di renderlo immortale, ma il suo gesto fu interrotto da Metanira, che, spaventata, scoprì il rito in corso. Delusa, Demetra rivelò la sua vera identità e si ritirò sul monte Callicoro, dove gli Eleusini le edificarono un tempio.

Eduard Trewendt – Ade (Plutone) raffigurato seduto a sinistra con un bidente nella mano sinistra, accanto a Persefone (Proserpina), con Cerbero (Kerberos) seduto sotto – Wikipedia, pubblico dominio

La disperazione di Demetra per la scomparsa di Persefone continuava a crescere, e il mondo soffriva per la carestia. Alla fine, Zeus intervenne, inviando Ermes nell’oltretomba per ordinare ad Ade di restituire Persefone.

Dante Gabriel Rosetti, 1882 – Proserpina con melograno. – Wikipedia, pubblico dominio

Ade acconsentì, ma prima di lasciarla andare, escogitò un inganno: offrì alla giovane un frutto di melograno, sapendo che chiunque ne mangiasse sarebbe stato legato per sempre al regno dei morti. Persefone, ignara del potere del frutto, ne mangiò alcuni semi.

Quando Persefone tornò alla luce, il suo incontro con Demetra fu carico di gioia. La terra rifiorì, e il mondo conobbe di nuovo la prosperità. Tuttavia, l’inganno di Ade non tardò a manifestarsi: avendo mangiato i semi del melograno, Persefone era costretta a trascorrere parte dell’anno negli inferi.
Zeus mediò un accordo: Persefone avrebbe trascorso sei mesi con Ade e sei mesi con Demetra.

Questo ciclo annuale divenne il simbolo dell’alternanza tra le stagioni.
Durante i mesi in cui Persefone si trovava negli inferi, Demetra faceva calare il freddo sulla terra, dando origine all’autunno e all’inverno. Al ritorno della figlia, la gioia della dea faceva sbocciare la primavera e l’estate, celebrando la rinascita della natura.

 

.

Condividi: