Alexandre Cabanel (1823-1889) fu un rinomato pittore francese, noto per i suoi soggetti storici, classici e religiosi, eseguiti in puro stile accademico.
Entrò all’École des Beaux-Arts di Parigi a soli diciassette anni, studiando sotto la guida di François-Édouard Picot. Il suo talento emerse rapidamente: nel 1844 espose per la prima volta al prestigioso Salon di Parigi e, l’anno seguente, vinse il Prix de Rome, un riconoscimento ambito che ottenne a soli 22 anni. Nel 1863 fu eletto membro dell’Istituto di Francia, mentre l’anno successivo divenne professore presso l’École des Beaux-Arts, dove insegnò fino alla sua scomparsa.
Cabanel mantenne un forte legame con il Salon di Parigi, diventando una figura influente nella giuria e guidando centinaia di allievi, contribuendo in modo significativo a definire l’estetica della pittura accademica francese del suo tempo. Tuttavia, la sua rigida visione artistica lo portò a opporsi, insieme a William-Adolphe Bouguereau, all’ammissione di Édouard Manet e di altri artisti innovativi al Salon del 1863. Questa decisione spinse il governo francese a istituire il celebre Salon des Refusés, un evento che segnò una svolta nella storia dell’arte.
Cabanel fu premiato con la Grande Médaille d’Honneur ai Salons del 1865, 1867 e 1878. T
Tra le sue opere più celebri spicca La nascita di Venere (1863), considerata un capolavoro della pittura accademica del XIX secolo. L’opera fu acquistata dall’imperatore Napoleone III, consolidando ulteriormente il prestigio dell’artista.
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