Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson (Montargis, 5 gennaio 1767 – Parigi, 9 dicembre 1824) è stato un pittore francese, conosciuto anche come Anne-Louis Girodet de Roucy-Triosson e Anne-Louis Girodet-Trioson[1].
L’opera di Girodet si colloca come interfaccia fra le due correnti artistiche principali dell’inizio del XIX secolo: neoclassicismo e romanticismo.
La ricerca della bellezza ideale secondo i canoni classici colloca Girodet fra gli artisti neoclassici seguaci di Jacques-Louis David, di cui è uno dei più significativi rappresentanti a fianco di Antoine-Jean Gros, François Gérard e Ingres. Ma la sua forte aspirazione ad una nuova espressività permea i suoi lavori di una grazia e di una poesia che prefigurano una chiara impostazione romantica.
Agli inizi la pittura di Girodet era quella di un diligente discepolo di David, ma ben presto egli sentì la necessità di esprimersi in modo più personale e lo fece sperimentando nuovi effetti di luce.
Ai soggetti storici, inoltre, preferì, in una sorta di simbolismo etereo, le scene di genere, esaltandone però la drammaticità dei personaggi e delle situazioni. Si rivelò artista assai innovativo sia nelle pose che nella distribuzione della luce, spesso ad effetto, e giunse a sovvertire i canoni della sensualità pittorica applicandoli anche a soggetti religiosi.
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Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson – Giuseppe riconosciuto dai fratelli, 1789 – Parigi, Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts – Wikipedia, pubblico dominio |
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