Claudio Coello, Il trionfo di sant’Agostino, 1664, Madrid, Museo del Prado. – Wikipedia, pubblico dominio

Sant’Agostino nacque il 13 novembre 354 a Tagaste, una città della Numidia (nell’attuale Algeria). Il suo nome completo era Aurelio Agostino. Suo padre, Patrizio, era un pagano, mentre sua madre, Monica, era una cristiana fervente (poi venerata come Santa Monica).
Fin dalla giovinezza, Agostino si dimostrò dotato di grande intelligenza e fu educato nelle lettere e nella retorica a Cartagine.

Durante i suoi studi a Cartagine, Agostino condusse una vita disordinata, caratterizzata da passioni amorose e ambizioni intellettuali.
Ebbe un figlio, Adeodato, nato da una relazione extraconiugale. In questo periodo, si avvicinò al Manicheismo, una dottrina che cercava di spiegare il mondo attraverso il conflitto tra il bene e il male.

Dopo aver insegnato retorica a Cartagine, si trasferì a Roma e poi a Milano, dove divenne docente.
Qui entrò in contatto con il vescovo Sant’Ambrogio, la cui predicazione lo colpì profondamente. Iniziò così un percorso di ricerca spirituale, influenzato anche dalla lettura di Platone e dei neoplatonici.

Vittore Carpaccio – Visione di sant’Agostino – Wikipedia, pubblico dominio

Conversione al Cristianesimo

Il momento decisivo avvenne nel 386, quando, leggendo un passo della Bibbia (Romani 13,13-14), Agostino ebbe un’illuminazione interiore. Decise così di convertirsi al Cristianesimo e, nel 387, fu battezzato da Sant’Ambrogio a Milano, insieme al figlio Adeodato.
Dopo la morte della madre, tornò in Africa, rinunciò alla carriera mondana e si dedicò alla vita monastica.

Sant’Agostino in un affresco di Sandro Botticelli – Wikipedia, pubblico dominio

Nel 391, fu ordinato sacerdote a Ippona e nel 395 divenne vescovo della città. Da qui iniziò una vasta attività pastorale e teologica, combattendo eresie come il Donatismo e il Pelagianesimo. Scrisse numerose opere fondamentali, tra cui:

  • “Le Confessioni” (autobiografia spirituale, dove racconta la sua conversione)
  • “La Città di Dio” (riflessione sulla storia e il rapporto tra potere terreno e divino)
  • “De Trinitate” (sulla natura della Trinità)
  • “De Doctrina Christiana” (sull’interpretazione della Bibbia)

Sant’Agostino morì il 28 agosto 430 a Ippona, durante l’assedio dei Vandali. Il suo pensiero ha influenzato profondamente la teologia cristiana, in particolare nel Medioevo e nella dottrina della Grazia, ripresa poi da San Tommaso d’Aquino e dai riformatori come Lutero.

Antonello da Messina – Sant’Agostino, dal polittico con i Dottori della Chiesa, Palazzo Abatellis, Palermo – Wikipedia, pubblico dominio

Oggi è venerato come Dottore della Chiesa e il suo pensiero rimane una delle basi della filosofia e della teologia cristiana. La sua festa liturgica si celebra il 28 agosto.

 

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