Ritratto di Socrate. Marmo, opera d’arte romana (I secolo), forse copia di una statua bronzea perduta realizzata da Lisippo. – Museo del Louvre – Wikipedia – User: Sting immagine rilascaiata con licenza CC BY-SA 2.5

Socrate è considerato uno dei più grandi filosofi della storia occidentale.

Nato ad Atene nel 469 o 470 aC, è noto per le sue idee rivoluzionarie, il suo metodo dialettico e il suo impegno nella ricerca della verità attraverso il dialogo.

Sebbene non abbia lasciato nulla di scritto, il suo pensiero ha influenzato profondamente la filosofia occidentale, grazie soprattutto ai suoi discepoli, Platone e Senofonte.

Socrate nacque in una famiglia modesta. Suo padre, Sofronisco, era uno scultore o muratore, e sua madre, Fenarete, era una levatrice.

Cresciuto ad Atene, Socrate ricevette un’educazione tradizionale e partecipò alla vita pubblica della città, arruolandosi come oplita durante la guerra del Peloponneso, dimostrando valore e coraggio in battaglia, specialmente durante la guerra.

Nonostante l’impegno militare, Socrate si dedicò principalmente alla filosofia e divenne una figura centrale nell’ambiente culturale ateniese.

Santippe versa acqua sulla testa di Socrate – Incisione di Otto Van Veen, Anversa 1607 – Wikipedia, pubblico dominio

Sposò Santippe, una donna dal carattere forte e con la quale ebbe tre figli.
Anche se il loro matrimonio viene spesso descritto come tumultuoso, alcune fonti vedono in lei una compagnia che contribuì alla crescita intellettuale di Socrate, stimolandolo a sfide intellettuali.

Uno dei contributi più celebri di Socrate è il metodo socratico, attraverso il dialogo e la confutazione (elenchos), metteva in luce le contraddizioni nelle argomentazioni degli altri. La sua tecnica dialettica, che spingeva gli interlocutori verso una maggiore autocoscienza, divenne una base fondamentale per la filosofia occidentale e continua a essere utilizzata per stimolare il pensiero critico.

La filosofia di Socrate ruotava attorno alla ricerca della virtù e della saggezza. Egli credeva che la conoscenza fosse indispensabile per vivere una vita virtuosa e che il male derivasse dall’ignoranza. Celebre è la sua affermazione “So di non sapere”.
Socrate credeva che l’anima fosse più importante del corpo e che la cura dell’anima fosse essenziale per vivere una vita giusta e felice.
Sosteneva che la virtù fosse il massimo bene e che essa non potesse essere ottenuta senza conoscenza.
La sua etica era dunque profondamente razionalista: solo attraverso la ragione si poteva comprendere ciò che è giusto e buono.

Nel 399 aC, Socrate fu accusato di “corrompere i giovani” e di “non credere negli dèi della città“, accusava che riflettevano il malcontento politico di Atene dopo la guerra del Peloponneso. Le sue critiche alla democrazia e il legame con personaggi controversi, come Alcibiade, lo resero inviso a molti.
Durante il processo, Socrate difese il suo ruolo di filosofo, affermando di essere come un tafano che pungolava la città di Atene per risvegliarne la coscenza e per spingenli alla riflessione critica.

Nonostante avesse la possibilità di proporre un’esilio o di fuggire, Socrate rifiutò qualsiasi compromesso, scegliendo di rimanere fedele ai suoi ideali. Venne quindi condannato a morte e accettò la sentenza, morendo dopo aver bevuto una coppa di cicuta. Secondo Platone, Socrate affrontò la sua fine con serenità, continuando a discutere con i suoi amici fino all’ultimo respiro.

Jacques-Louis David – La morte di Socrate 1787, New York, Metropolitan – Wikipedia, pubblico dominio

Socrate non lasciò alcun scritto, ma la sua influenza sulla filosofia occidentale è immensa grazie alle testimonianze dei suoi discepoli, soprattutto Platone. Le sue idee sull’etica, sulla conoscenza e sul metodo dialettico hanno influenzato profondamente il pensiero filosofico successivo.

L’Accademia di Platone, mosaico romano. – Museo archeologico nazionale di Napoli – User: Jebulon, opera propria – Wikipedia, pubblico dominio

Socrate viene ricordato non solo per il suo pensiero, ma anche per il suo esempio di integrità morale: un uomo che ha preferito morire piuttosto che abbandonare i suoi principi.
La sua vita e la sua morte hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della filosofia.
 

 

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