. La mitologia, termine derivante dal greco mythos (racconto poetico) e logein (discorrere in modo razionale), si riferisce allo studio dei miti, spesso legato alle singole religioni. Si tratta di una disciplina complessa, considerata un fenomeno culturale di grande rilevanza, analizzabile attraverso molteplici prospettive. Il corpus della mitologia è costituito da un insieme di narrazioni, […]
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Tag: miti
Gige, o Gie, uno dei tre fratelli Ecatonchiri
Gige, o Gie, insieme ai suoi fratelli Cotto e Briareo, era uno dei temibili Centimani (Ecatonchiri), figli primogeniti di Urano e Gaia. Questi esseri giganteschi, dotati di una forza inaudita e di cento braccia, suscitarono il timore del loro stesso padre. Urano, temendo di essere spodestato da loro, e disgustato dal loro aspetto mostruoso, deciso […]
Cratos (la potenza)
Cratos (Krátos) è un personaggio della mitologia greca: rappresenta il potere di dominio, il potere che soggioga e si impone sugli avversari. È figlio del titano Pallante e della ninfa oceanina Stige, fratello di Nike, Zelo e Bia e figlio di un Titano e di una ninfa. Con i fratelli si alleò con Zeus nella lotta contro i Titani. Viene citato insieme a Bia da Eschilo nel Prometeo […]
Alcesti, una delle figlie di Pelia
Alcesti, figlia di Pelia e moglie devota di Admeto, è al centro di un tragico mito intriso di inganni e sacrificio. Insieme alle sue sorelle, Pelopia, Medusa, Pisidice e Ippotoe, Alcesti fu ingannata da Medea, la potente maga. Medea, desiderosa di aiutare Giasone a vendicarsi di Pelia, il quale aveva forzato l’eroe nella pericolosa missione […]
Giovanni Francesco Romanelli (1610 circa – 1662), pittore it
Giovanni Francesco Romanelli, conosciuto anche come “il Viterbese” o “il Raffaellino“, nacque a Viterbo intorno al 1610. All’età di circa 14 anni si recò a Roma per intraprendere la carriera artistica, e ben presto riuscì ad inserirsi negli ambienti influenti grazie al patrocinio del Cardinale Francesco Barberini. Durante la sua formazione, Romanelli fu allievo di […]
Uroboro, il serpente che si morde la coda
L’urobòro (chiamato anche uroburo o uroboros o ancora ouroboros) è un simbolo rappresentante un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine. Simbolo molto antico, presente in molti popoli e in diverse epoche apparentemente immobile, ma in eterno movimento, rappresenta il potere che divora e rigenera sé stesso, l’energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, […]