Nella tradizione tramandata da Plutarco, che attribuisce la storia a un antico autore di nome Promathion, altrimenti sconosciuto, si narra una leggenda alternativa sulle origini di Roma.
Al centro del racconto si trova Tarchezio, un sovrano dispotico degli Albani, sebbene il suo nome suggerisca un’origine etrusca.

Secondo la leggenda, un evento prodigioso si verifica nel focolare della reggia: un fallo sacro appare misteriosamente tra le fiamme, segno di un intervento divino. Tarchezio, consultati gli auguri, riceve l’ordine di far accoppiare sua figlia con l’oggetto miracoloso per dar vita a una progenie straordinaria. Tuttavia, la giovane principessa, rifiutando l’oscuro comando del padre, inganna il sovrano e incarica una sua schiava di sostituirla nell’atto.

Quando Tarchezio scopre l’inganno, colmo d’ira, fa imprigionare entrambe le donne, determinato a punirle per la loro disobbedienza. Ma in sogno gli appare la dea Vesta, che lo ammonisce severamente, vietandogli di uccidere le prigioniere.

Resti del Tempio di Vesta nel Foro Romano – Wikipedia, pubblico dominio

La divinità impone invece che le giovani possano sposarsi solo dopo aver terminato di tessere una tela. Il re, però, deciso a non concedere loro la libertà, si serve di un inganno: ogni notte fa segretamente disfare la tela che di giorno le donne avevano tessuto, condannandole così a un lavoro senza fine e procrastinando all’infinito il momento delle nozze.
Quando la schiava infine dà alla luce due gemelli, il re, temendo le conseguenze di questa nascita straordinaria, ordina che i neonati vengano immediatamente uccisi.

Faustolo trova la lupa con i gemelli – Rubens, Musei Capitolini – Wikipedia, pubblico dominio

Ma, come nella leggenda canonica della fondazione di Roma, i bambini vengono abbandonati lungo il corso del Tevere invece di essere giustiziati. Il fiume, tuttavia, li accoglie e li conduce in salvo fino a una riva sicura, dove una lupa li trova e li allatta, proteggendoli dal pericolo. Successivamente, un pastore li scopre e decide di prendersi cura di loro, allevandoli come propri figli.

Crescendo, i gemelli dimostrano una natura forte e audace. Quando raggiungono l’età adulta e scoprono le loro vere origini, si ribellano contro Tarchezio, spodestandolo e ponendo fine al suo dominio tirannico.

Questa versione della leggenda si affianca al mito più noto della fondazione di Roma, arricchendolo con dettagli che mettono in luce la crudeltà del re Tarchezio e l’elemento soprannaturale legato alla nascita dei gemelli, destinati a cambiare il corso della storia.

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