Un depliant, diffuso in milioni di copie nel mondo, racconta così l’evento:

“Miracolosa e istantanea
guarigione del malato
incurabile italiano Ugo Festa
attraverso l’immagine
di Cristo Misericordioso
per intervento del Papa Giovanni Paolo II
nel 1990 in Italia”

Ugo Festa nasce nel 1951 e, da giovane, si ammala di sclerosi multipla. Nel tempo, alla sua già grave condizione si aggiungono la distrofia muscolare, l’epilessia, gravi deformazioni alla spina dorsale e convulsioni quotidiane. Inchiodato a una sedia a rotelle, abbandonato dalla medicina, cade in una profonda ribellione verso Dio.
Ma, nel suo dolore, capisce che gli resta solo una via: pregare.
Così, il 28 aprile 1990, parte per Roma. Incontra Madre Teresa, che lo consola e lo incoraggia. Gli viene suggerito di visitare il Santuario della Divina Misericordia a Trento, ma Ugo inizialmente rifiuta. Una suora gli lascia comunque cinque immagini della Divina Misericordia e una medaglietta.

Il giorno successivo, il 29 aprile, Ugo si fa portare all’udienza del Papa nell’Aula Nervi, stringendo tra le mani l’immagine e portando al collo la medaglietta, sperando di ricevere una benedizione.
Mentre si trova sulla scalinata di San Pietro, Giovanni Paolo II passa vicino a lui, si ferma, benedice l’immagine e, con dolcezza, gli chiede come stia. Ugo riversa allora tutto il suo dolore e la sua disperazione.

Giovanni Paolo II – Di Yousuf Karsh (1908 – 2002)[note 1] – Cartolina fotografica, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=1589587

Il Papa, sorridendogli con tenerezza, gli dice:
“Come puoi essere in crisi se hai tra le braccia Gesù Misericordioso? Affida tutto te stesso a Lui e prega mia sorella Faustina che interceda per te.”
Quelle parole segnano una svolta. Ugo decide di recarsi davvero al Santuario della Divina Misericordia a Trento.
Davanti all’immagine di Gesù, prega per tre giorni consecutivi.
Il quarto giorno accade l’inspiegabile: l’immagine sembra animarsi, Gesù gli tende le braccia e un calore intenso attraversa il suo corpo. Ugo si ritrova in piedi, sente Gesù dirgli: “Alzati e cammina!”
E miracolosamente, cammina.
Le sue malattie svaniscono. In un istante, è sano come non era mai stato.

Il 19 agosto dello stesso anno, Ugo torna da Giovanni Paolo II. Questa volta non più in lacrime di dolore, ma di gioia. Racconta al Papa la grazia ricevuta e lo ringrazia per avergli indicato la strada verso la Misericordia.
Da quel momento, la sua vita cambia radicalmente: si dedica all’assistenza dei più poveri come volontario, lavorando con Madre Teresa nelle missioni in India e Africa, fino alla sua morte il 22 maggio 2005.

Il miracolo di Ugo Festa è stato inserito negli atti del processo di canonizzazione di Santa Faustina Kowalska, testimoniando il profondo legame spirituale tra Papa Giovanni Paolo II e la santa polacca.

 

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Tutta la mia speranza, e’ riposta nell’ampiezza della Tua misericordia
(S. Agostino, Confessioni)

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vedi anche:

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