Foto di Antonino Zihichi, presa in una pausa dei lavori della Sesione Plenaria 2008 della Pontifica Accademia delle Scienze. – Wikipedia, pubblico dominio

Credo perché la scienza non esclude Dio. Anzi, lo cerca. Lo diceva anche Antonino Zichichi, fisico di fama mondiale, che ha dedicato la sua vita allo studio delle leggi fondamentali dell’universo.
Per lui, credere in Dio non era un atto cieco, ma una conseguenza razionale della ricerca scientifica.

Zichichi sosteneva che la scienza mostra ordine, coerenza e bellezza nelle strutture della materia e nei meccanismi del cosmo. Questo non può essere frutto del caso.
Per lui, Dio era il grande matematico, l’architetto dell’universo. La fede, quindi, non si contrappone alla ragione: la completa.

Io credo perché, come diceva Zichichi, non è vero che “più si studia, più si perde la fede”. Chi studia davvero, chi si immerge nella profondità delle cose, si accorge che c’è qualcosa oltre. Qualcosa che la scienza può sfiorare, ma non spiegare del tutto.

Credo perché la verità non si spezza in due: una per i credenti, l’altra per gli scienziati. C’è una sola verità. E Zichichi ha cercato di avvicinarsi a quella verità con due strumenti: il metodo scientifico e la fede.

Ecco perché credo. Perché la ragione non basta. E perché uno scienziato come Zichichi, con la sua vita e il suo pensiero, mi ha mostrato che fede e scienza possono camminare insieme.

 

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